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I Ponzesi contro la Laziomar

[1]

di Umberto Prudente

 

Leggendo, nel primo pomeriggio, le dichiarazioni  della Signora Terenzi, Amministratrice della Laziomar, mi sono sentito in obbligo di replicare immediatamente alle palesi menzogne.
Ho inviato anche alle redazioni provinciali de “Il Messaggero”, di “Latina Oggi” e al sito internet di “Luna Notizie” di Latina la nota che allego.
Saluti
Umberto Prudente 

Riguardo le questioni cui l’Autore fa riferimento, leggi qui [2] per l’intervento del Sindaco Vigorelli e per le dichiarazioni della sig.ra Maria Terenzi

 

Scrivo anche a nome di tanti ponzesi che avendo letto le dichiarazioni della Signora Terenzi, Amministratrice della Laziomar, si sentono presi in giro.

Siamo rimasti stupiti e incavolati (per usare un termine civile) da quanto affermato dalla Terenzi, la quale scrive che “il nostro operato risponde  non a persone ma a regole”  e che l’Azienda agisce “con una oculata gestione delle risorse a nostra  disposizione”.

Eravamo già consapevoli che gli amministratori erano degli alieni, capitati per caso, anzi messi in quel posto dal Presidente Regionale Polverini, come ‘contentino’ dopo le elezioni regionali, e che non erano per niente all’altezza del loro compito, ma ora si è superato il limite.
Entriamo nel merito delle dichiarazioni:

“…il nostro operato risponde  non a persone ma a regole“

Il contratto di servizio e gli accordi tra Laziomar e Caremar prevedevano per le linee Formia-Ponza e Formia Ventotene (Anzio-Ponza solo in estate), l’impiego di n. 2 navi e n. 2 aliscafi.
Ebbene dal 30 settembre la M/N Quirino è in cantiere e non si sa ancora quando riprenderà il servizio, avendo ‘bucato’ il reintegro, come promesso, una prima volta inizio 2013 e una seconda volta, prima di Pasqua.
I due aliscafi sono anch’essi in cantiere e anche per essi non si sa quando rientreranno in servizio. Gli aliscafi sono stati sostituiti con un catamarano della compagnia campana SNAV, che ha effettuato solo un sessanta per cento delle corse previste, dimostrandosi inadatto per il tipo di mare da affrontare. Per cui, se rispettare le regole significa adoperare solo il 25% della flotta da impegnare obbligatoriamente, ci domandiamo: la signora è in grado di capire di cosa parla?

“…con una oculata gestione delle risorse a nostra  disposizione”.

Ci chiediamo:
– se ‘oculatezza’ significa affittare una nave (sempre dalla stessa compagnia campana) che costa il doppio di un’altra nave (di compagnia laziale), adducendo che quest’ultima copriva il tragitto Formia-Ventotene con dieci minuti in più dell’orario previsto;
– se ‘oculatezza’ significa affittare un catamarano (sempre dalla stessa compagnia campana) che costa quasi il doppio di un aliscafo (di compagnia laziale), che per alcuni lustri ha effettuato il servizio nei periodi invernali, perdendo pochissime corse;
– se ‘oculatezza’ significa affittare il catamarano di cui sopra, respingendo le offerte di altra compagnia di navigazione (campana), adducendo che era troppo grande di metraggio, ma più che idoneo ad entrare nei porti da servire, e anche in questo caso i costi del mezzo noleggiato sono stati molto superiori.

La signora Terenzi in passato si è vantata del fatto che la Laziomar svolge un servizio di utilità pubblica.
Come si fa a chiamare ‘servizio pubblico’, un servizio che negli ultimi mesi ha impedito alla popolazione ponzese di poter usufruire del servizio di analisi sanitarie, il tutto per una decina di volte, perché non c’era il mezzo per trasportare in giornata i campioni di sangue.
E’ ‘servizio pubblico’ non far partire e arrivare la posta, che viaggia solo in orari mattutini?
E’ servizio pubblico non far arrivare i giornali la mattina, intaccando uno dei fondamenti della nostra Costituzione?

Il bello è che in assenza del servizio Laziomar, il servizio mattutino da Formia per Ponza da ieri viene svolto, di propria iniziativa, dalla stessa nave che a suo tempo era stata scartata perche un po’ lenta. Questa nave sopperisce solo in parte all’esigenze dei ponzesi, si pensi che non può portare la posta perche Poste Italiane ha un contratto di trasporto solo con Laziomar.

Ciò non ci esime dal dovere di ringraziare la compagnia Snip&Snap che svolge questo servizio, anche se è creditrice di decine di migliaia di euro per finanziamenti previsti ma non erogati dalla Regione Lazio.

Per noi ponzesi queste violazioni del contratto di servizio sono assolutamente palesi  e documentate, ma rimaniamo delusi di fronte all’inerzia delle pubbliche autorità – sia di controllo che di indagine – dalle quali ci si aspettavano più decisi interventi.
E questo è messo in parallelo con altre iniziative delle pubbliche autorità, zelanti e precise nell’intervenire su aspetti marginali del vivere dei residenti.

In conclusione, i ponzesi si aspettano un intervento deciso della Regione Lazio, unico azionista della Laziomar, affinché in primis deponga il Cda della Laziomar e rimetta  in piedi la compagnia, partendo dalle vere esigenze degli isolani, ascoltando il loro parere e permettendo ad un loro rappresentante di sedere nel nuovo Cda.

Mi scuso se sono stato prolisso, ma quanto scritto sopra riprende vecchi discorsi in merito ai quali la Signora Terenzi non ha mai risposto, e noi residenti non possiamo più sopportare questo andazzo che lede i nostri diritti.