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La magia di “Isole da scoprire”, di Salvatore Perrotta

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di Luisa Guarino

 

Lo confesso: quel libro di poco più di cento pagine ha sempre esercitato su di me un richiamo fortissimo e indecifrabile: troppo blu, con quel profilo dell’isola che emerge dalla linea nettissima del mare. Lo prendo in mano dopo tanto tempo, e ritrovo intatto il suo fascino.

Eccolo, “Isole da scoprire” Ponza Palmarola Zannone disegnate da Salvatore Perrotta, Multigrafica Editrice, Roma, Libreria Il Mare, collana “Le isole splendenti”; copertina e impaginazione Studio Vitale. Un’opera che è un autentico gioiellino, pubblicata nel 1990.

Ricordo che quell’estate occupava un posto di assoluto rilievo nei locali della mia libreria “Biblos – Alla caletta del libro”, in Via Roma. E quasi nessuno si sottraeva al suo richiamo. Oltre vent’anni sono passati da allora ma la bellezza del libro è intatta, anche se leggere di quegli itinerari suddivisi per chi arriva in barca, lungo la costa, itinerari storico-archeologici, itinerari via terra, con gli occhi di oggi, tra divieti, frane e chi più ne ha più ne metta, desta una grande tristezza.

La prefazione è curata da Fulco Pratesi, e nell’introduzione ci sono informazioni molto utili e dettagliate.
Il libro si avvale di cartine a dir poco pregevoli, disegnate appunto da Salvatore Perrotta, che “visualizzano i punti di riferimento, che additano con precisione luoghi e scogli. L’una cartina è collegata all’altra in un giro ideale”.

Gli itinerari riguardanti Ponza sono sedici, con alcune storie di mare scritte da Francesco De Luca (Balene in vista, La leggenda del Core, Il pescecane) ben note ai ponzesi e non solo; sei itinerari scandiscono invece Palmarola (lungo la costa), con un racconto intitolato “I pirati”; mentre “Scogli maledetti” integra la descrizione di Gavi, Zannone, Ventotene.

I disegni di Perrotta sono minuziosi, attenti, corredati da informazioni e consigli pratici molto utili . Per gli itinerari archeologici ci si è serviti dell’opera “Le isole pontine attraverso i secoli” (Guido Guidotti Editore, Roma).

 

“Ci sono tanti modi di esprimere il proprio amore per un luogo – scrive Fulco Pratesi nella prefazione di ‘Isole da scoprire’ -. Uno di questi è dedicargli un libro. E se il libro in questione è una guida turistica, allora si può parlare di vera passione.

E vera passione appare senza nessun dubbio l’impegno che Salvatore Perrotta ha profuso in questa guida delle Isole ponziane. Un impegno che non si limita a ricalcare (come purtroppo spesso accade) le solite stantie notizie su questi luoghi, al fine solo di riempire pagine.

Qui, nell’illustrare le caratteristiche di Ponza, Zannone, Palmarola, Ventotene e le loro pelagiche sorelle, l’autore ha voluto andare a fondo. E, con la pazienza di un entomologo e la precisione di un antico anatomista ha illustrato, baia per baia, spiaggia per spiaggia, promontorio per promontorio, caletta per caletta, faro per faro, tutta la complessa e splendida realtà dell’arcipelago. Un lavoro completo e amorevole che, più di foto e cartine, descrizioni e citazioni, fan diventare le isole qualcosa di ‘nostro’, di noto, di familiare”.

Dalle note biografiche dell’autore apprendiamo che Salvatore Perrotta è nato a Caracas da padre ponzese e madre spagnola. “Dimora stabilmente a Ponza dove ha ricoperto per più anni la carica di presidente della locale Pro Loco. Possiede il diploma di scenografo, conseguito presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Attualmente (ricordiamo che ci si riferisce al 1990, ndr) è operatore turistico a Ponza, per cui ha una sensibilità particolare verso i problemi del turismo da una parte, e verso la valorizzazione delle bellezze della sua isola dall’altra”.

Colgo l’occasione per chiedere ai lettori di Ponza Racconta se conoscevano già quest’opera, e se per caso essa fa parte della loro libreria. Grazie.