





|
|||
Cartoline tra Ischia e Ponza (2)di Rita Bosso
Ischia, Palazzo Reale, 3 ottobre 2010 Maria Pagano, ex Assessore alla Cultura del Comune di Ponza, al Palazzo Reale di Ischia La scelta della sede della presentazione non è casuale: l’edificio che a Ischia è noto come Palazzo Reale è stato completato nel 1735, dunque gli sono passate davanti le feluche che, dirette a Nord per la pesca, hanno caricato anche famigliole che hanno deciso di emigrare a Ponza, incoraggiate dagli incentivi con cui Carlo di Borbone, da qualche mese re di Napoli, intende favorire il popolamento delle isole Ponziane. E’ presumibile che le barche salpino da Ischia Ponte, tra il Castello Aragonese e Cartaromana: altra baia riparata dai venti non c’è, ed è a Ischia Ponte che si concentrano le attività commerciali, religiose, sociali. Le chiese e gli edifici civili sono qui: sul Castello Aragonese la Cattedrale, sede vescovile, altre chiese, conventi e il carcere; giù, nel Borgo di Celsa, i palazzetti dei signori, di costruzione recente, e ricche chiese imponenti, tra cui quella dello Spirito Santo con la tela della Madonna della Salvazione, tappa d’obbligo per chi si accinge ad un viaggio lungo e non scevro da pericoli, tant’è che i naufragi non sono infrequenti. Poco o null’altro la feluca incontra, navigando sottocosta: qualche altra chiesa, dalle parti di Casamicciola e di Lacco, qualche casale e piccoli villaggi che da mare a stento si distinguono. Ma torniamo indietro, a Ischia Ponte: subito dopo l’abitato, la costa si presenta bassa, con un lungo tratto ricoperto da lava vulcanica, ricordo dell’eruzione del monte Epomeo del 1302.
Il Lago d’Ischia Il lungo e scenografico viale d’accesso, la mole imponente rivelano sia la destinazione dell’edificio che lo status del proprietario, il medico Francesco Buonocore, già in servizio alla corte di Spagna, ove la regina Elisabetta Farnese gli ha affidato l’incarico di prendersi cura del suo primogenito, l’Infante Carlo. Dal momento che la monarchia spagnola ha già due legittimi eredi, i figli di primo letto del re Filippo V, il principe Carlo, poco più che adolescente, deve partire alla volta dell’Italia per cercare, tra i troni vacanti, uno su cui collocare le proprie reali terga; si piazza infine a Napoli. Il Buonocore, suo medico personale, che lo ha seguito da Madrid, si trova dunque a poche miglia dall’isola natia; decide di farvi edificare una casa che sia, allo stesso tempo, buen retiro, fattoria modello e, grazie alla presenza di due fonti di acqua termale, sanatorio di lusso. Buonocore, che ha ormai il prestigioso incarico di Protomedico di Corte, ha frequentazioni di un certo livello, presso cui divulga le proprietà terapeutiche delle acque termali, già oggetto di studio approfondito da parte di Giulio Iasolino. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti