Ambiente e Natura

Incontro con Enzo Mazzella

a cura di Mimma Califano

 

Enzo Mazzella è stato eletto il 26 gennaio u.s. all’unanimità, Presidente della Delegazione SIB di Ponza (Sindacato Italiano Balneari).

Cerchiamo di capire con il suo aiuto un po’ di più della complessa materia relativa al demanio marittimo, e se ed in che modo il nuovo PUA – Piano di Utilizzazione  degli Arenili  – incide sull’utilizzo e organizzazione  dei limitati spazi isolani.  

 

1. Da quanti anni la gestione del Demanio marittimo è passata prima  di competenza regionale e poi ai comuni?

R. – La gestione del Demanio marittimo ad uso turistico è passata alle Regioni con la legge 494 del 1993; la Regione Lazio ha delegato ai Comuni la Gestione ordinaria delle spiagge con una delibera di Giunta del 1997.

2. Cosa comprende nel caso specifico di Ponza il  demanio marittimo ad uso turistico?

R. – Gli arenili, la costa  e il mare prospiciente ad esclusione delle aree portuali con finalità commerciali o militari.

3. Quali sono in sintesi gli elementi distintivi tra un PUA e un Piano Portuale, considerato che ci sono aree che si possono trovare soggette ed entrambi  questi regolamenti?

R. – Il Piano di Utilizzazione degli Arenili è lo strumento di pianificazione socio-economica del litorale; individua la destinazione d’uso turistica di tali aree e regolamenta le attività previste. Il Piano Regolatore  Portuale invece delimita e disegna l’ambito e l’assetto complessivo del Porto e individua le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate. Le previsioni del piano regolatore portuale non possono contrastare con gli strumenti urbanistici vigenti. Indispensabili alla redazione del piano portuale sono lo studio di impatto ambientale e le indicazioni sulla sicurezza.

4. Per andare nel concreto, è corretto dire che il PUA regolamenta quanti e quali spazi vengono messi a disposizione degli operatori balneari per fini turistici, mentre il Piano Portuale è un piano regolatore generale di tutte le attività a terra e a mare che insistono sul  porto?

R. – Sì, ma va aggiunto che  il PUA detta anche norme generali sulla gestione delle concessioni.  Ed inoltre il piano portuale riguarda, oltre alle attività turistiche anche le infrastrutture, l’attività cantieristiche e la produzione industriale.

5. Che cosa è il SIB e che ruolo ha nelle trattative tra le amministrazioni locali e gli operatori balneari?

R. – Il Sindacato Italiano Balneari è un’organizzazione sindacale di categoria aderente alla Federazione Pubblici Esercizi e alla Confcommercio, rappresenta i concessionari demaniali marittimi, in questo ruolo deve essere ascoltato dalle Amministrazioni Locali nella definizione del P.U.A.

6.  E’ la prima volta che gli operatori balneari di Ponza si iscrivono al SIB? Sono tanti gli iscritti?

R. – Il SIB rappresenta i Concessionari Demaniali Marittimi di Ponza già da qualche anno; la necessità di collaborare con l’Amministrazione per la definizione del P.U.A., ha convinto altri concessionari ad aderire all’organizzazione, arrivando a costituire il SIB – Ponza.

7.  La realtà  isolana è da sempre caratterizzata da un forte individualismo. Possiamo dire che l’iscrizione al SIB  va verso un diverso modello di rapporti  tra operatori turistici e tra questi e l’amministrazione?

R. – L’individualismo è una caratteristica del centro-sud. Nelle isole è più accentuato. L’iscrizione al SIB potrebbe essere la locomotiva trainante alla formazione di nuovi modelli di rapporti  tra operatori turistici – la cui essenza dovrebbe fondarsi su informazione, socializzazione e concertazione – e tra questi e l’Amministrazione.  Sono convinto che solo tutti uniti, nel rispetto dei ruoli e degli interessi legittimi, si possa immaginare un futuro positivo per la nostra isola.

8.  In sintesi quali sono le osservazioni e i contributi  che il SIB ha formulato in merito al PUA presentato?

R. – Le osservazioni formulate dal SIB in merito al PUA, con il contributo di tutti gli associati, hanno voluto evidenziare l’esigenza di sviluppo e sicurezza nonché un’attenzione all’ecosistema, al turismo e all’occupazione, ma soprattutto porre le basi per uno stato di diritto e quindi evitare quella deregulation che sinora è stata parte integrante delle attività che insistono sulle fascia costiera finalizzate al turismo ricreativo nautico balneare. L’Amministrazione comunale dovrebbe cogliere questa grande opportunità ed in sinergia pianificare.

9.  Quindi obbiettivi pregnanti sono la certezza per gli operatori balneari di operare nella legalità e la salvaguardia dell’ambiente?

R. – Si, ma questo è anche l’obiettivo dell’Amministrazione oltre che un valore assoluto, da perseguire nell’interesse generale dei cittadini di Ponza.

10.  Si e’ giunti ad una sintesi costruttiva tra le  posizioni espresse in seno al SIB e quanto proposto dall’Amministrazione?

R. – La sintesi costruttiva espressa in seno al SIB ha visto in campo una concertazione di tutte le imprese, nessuna esclusa. Siamo arrivati alla conclusione di un percorso che è stato complesso e farraginoso. Al momento non abbiamo ricevuto alcun riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale.  Ci auguriamo che le Osservazioni rappresentate dal SIB con spirito di collaborazione vengano prese in considerazione dall’attuale Amministrazione Comunale; le differenze non sono molte, siamo ottimisti.

11.  Ponza si caratterizza per spazi limitati aggravati dall’attuale  PAI – Piano di Assetto  Idrogeologico – quindi la sintesi non deve essere stata semplice, ci puoi fare degli esempi su quali  saranno  in  futuro gli spazi ad uso balneare affidati ad operatori turistici e se resteranno degli spazi per uso comune liberi?

R. – La mitigazione del rischio idrogeologico è l’unica strada che possiamo percorrere per garantire delle spiagge destinate alla balneazione; il Comune ha già avviato l’intervento sulla spiaggia del Frontone e in un futuro su Chiaia Luna. Queste spiagge saranno soprattutto libere attrezzate (v. nota 1).
Riguardo ad ulteriori spazi da affidare in concessione e/o da lasciare ad uso comune libero si rimanda a quanto contenuto nella proposta di PUA pubblicata  (v. nota 2), è ovvio che lo svolgimento dei lavori per la mitigazione del rischio si rende indispensabile per ampliare gli esigui spazi rappresentati  graficamente nella proposta PUA sopra citata.

(Nota 1) – le spiagge libere attrezzate sono  quelle realtà che debbono essere organizzate in modo da garantire al pubblico quel minimo di servizi generali indispensabili per la tutela dell’igiene e dell’incolumità pubblica (posizionamento di servizi igienici di facile rimozione, pulizia della spiaggia, postazioni di salvataggio a mare, postazioni di primo soccorso, assistenza a terra per il posizionamento razionale degli ombrelloni, informazioni sulla balneabilità delle acque, etc.. Mentre le spiagge attrezzate devono considerarsi  le aree assentite in concessione per il posizionamento di strutture balneari prescindendo dalla effettiva richiesta di noleggio delle stesse.

(Nota 2) – Nel PUA redatto dall’Amm.ne Comunale si evince che la spiaggia di S. Antonio è destinata a spiaggia libera attrezzata vale a dire libera fruibilità  mentre la spiaggia di Giancos a spiaggia attrezzata. La spiaggia di Frontone una parte è attrezzata e un’altra libera attrezzata.

12.  Nel PUA presentato sono previsti degli spazi per le barche dei residenti, dove?

R. – Anche in riferimento allo spazio a disposizione dei residenti si rinvia a quanto contenuto nella proposta PUA (v. nota 3). Il SIB è comunque convinto che le giuste istanze avanzate dai residenti potranno trovare miglior risposta nel nuovo assetto del Porto, una volta realizzate le scogliere. (v. nota 4)

(Nota 3) – Sono confermate, anche se con qualche variante, l’area della spiaggia di S. Antonio , Mamozio, Cala Feola.

(Nota 4) – La  scogliera a protezione del levante del porto di Ponza e Cala dell’Acqua.

13.  Qual’e’ l’ulteriore iter che dovrà seguire il piano presentato?

R. – Dopo la prima fase preliminare, ancora in corso poiché il Comune dovrà decidere sulle osservazioni presentate, si passerà alla seconda fase detta di approvazione, in questa fase Il PUA, in via preliminare, dovrà essere valutato sotto il profilo ambientale dalla Regione Lazio; successivamente il Comune provvederà a convocare una Conferenza di Servizi per raccogliere i pareri positivi della Capitaneria di Porto, della Dogana e della Direzione Regionale  Turismo della Regione Lazio. Una volta ottenuti tutti i pareri positivi il Pua potrà arrivare in Consiglio Comunale per l’approvazione.

14.  Quindi l’iter è ancora lungo, i pareri indicanti sono vincolanti? Non c’e’ il rischio che dopo tanto discutere si arrivi ad un nulla di fatto e il caos estivo resti immutato?

R. –  Sì, i pareri, ad esclusione del nostro, sono vincolanti, ma non si esprimono con un sì o con un no, bensì verificando la compatibilità della proposta con le norme vigenti in materia di ambiente e  sicurezza. Le Amministrazioni coinvolte certamente aiuteranno il Comune a definire il PUA di Ponza. Anche le osservazioni del SIB  sono uno strumento di riflessione concreto e rispettoso del ruolo del Comune. Il SIB a questo proposito ha invitato tutti gli associati a collaborare con l’Amministrazione e con la Capitaneria di Porto per garantire, già da questa estate, una migliore fruizione del porto e delle spiagge di Ponza.

15. Il nuovo PUA produrrà effetti già  dalla prossima stagione turistica? Se sì, quali?

R. – Il nuovo PUA vedrà la luce ragionevolmente alla fine dell’anno, quindi non produrrà effetti cogenti per questa stagione ma, se ci sarà un’ampia condivisione degli obiettivi e delle soluzioni, alcune cose, con il buon senso e l’accordo di tutte le Autorità, si potranno realizzare in anticipo per permettere agli operatori balneari di lavorare in sicurezza e tranquillità.

Un’ultima domanda.
Da diversi giorni operatori turistici di Le Forna, precisamente di Cala Feola stanno raccogliendo le firme contro il PUA presentato, come si spiega questa scelta
?

I diportisti di Cala Feola obbiettano, a ragione, la mancanza di sicurezza per l’area loro assegnata, troppo a ridosso della scogliera. Evidentemente ritengono che questa sia la strada più efficace. Come Presidente dei balneari  auspicherei che anche loro vogliano aderire al Sindacato per far valere al meglio le loro ragioni. Ricordo che oltre alle osservazioni presentate come SIB, molti nostri aderenti hanno presentato istanze singole a loro tutela.

Ringraziamo Enzo Mazzella per la sua disponibilità e gli auguriamo buon lavoro, nelle speranza che si possa arrivare ad una formula condivisa tra gli Operatori e i loro interessi e l’Amministrazione espressione degli interessi generali. 

1 Comment

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  1. vincenzo

    4 Marzo 2013 at 21:18

    Caro Presidente,
    aspettiamo di sapere che cosa hanno deciso in nostri amministratori sulla questione Pua, dovrebbero a giorni rispondere alle osservazioni presentate dal SIB collettivamente ma anche a quelle individuali. Io ho tentato da questo sito, di creare un dibattito ma gli amministratori non hanno accettato l’invito. Mi sembra che c’è stato solo un contatto tra l’organizzazione sindacale SIB e l’Amministrazione, io ritengo che sia dovere di tutti trovare le giuste soluzioni condivise prima di arrivare a scelte, irreversibili, che porterebbero a tensioni che Ponza, in questo momento non può permettersi. Una riunione tra tutti i rappresentanti delle associazioni riconosciute sull’isola, con la proloco e il delegato al turismo potrebbe essere l’inizio per condividere un’azione economica e commerciale comune da presentare all’amministrazione. E’ chiaro che non posso che chiederlo a Te l’impegno di prendere tale iniziativa che ritengo sia di fondamentale importanza e nell’interesse di tutti.

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