Ambiente e Natura

Spigolature da: “Incontri culturali”. Luoghi, nomi, significato. (2). Gavi

di Francesco De Luca (Franco)

 

Gavi: il nome dell’isolotto, compare nel libro di Pasquale Mattej: L’Arcipelago Ponziano, del 1847, come trascrizione dell’espressione dialettale  “lesigavie “.

Negli scritti latini non è menzionato. Nelle carte, a partire dal Compass da navegar o Carta Pisana del 1100 – 1200, viene chiamato isola di san Martino.

Ora il fatto che non avesse avuto nè dai Greci nè dai Romani l’onore di una denominazione identificativa, può essere legato al suo attaccamento fisico a Ponza, e comunque decreta che non fosse significativa la sua identificazione.

Cosa che avvenne invece nel periodo della presenza monastica nelle isole se, come attesta Apollonj Ghetti  (a pag 105 de L’Arcipelago pontino), fu portata alla giustizia del papa la questione di quali monaci avessero la priorità a pescare nelle acque di quell’isolotto: i monaci del monastero di S. Maria in Ponza o quelli del monastero di S. Maria di Zannone .

Il papa giudicò che a questi ultimi spettasse il privilegio di pescare nei pressi dell’isolotto di san Martino.

Perché il nome di quel santo? Perché, tempo addietro, al monastero dei santi Martino e Teodoro di Gaeta era stato affiliato il monastero di Zannone.

La colonizzazione borbonica rinsaldò per l’isolotto l’espressione dialettale  lesigavie  che seguiva la dizione in lingua  “isola delle gavie “.

Da chi proviene questa espressione colta (usa “gavia” al posto di gabbiano)?
Probabilmente dalla corte napoletana, che aveva preimpostato per la comunità dei coloni i culti (san Silverio), i luoghi istituzionali  (chiesa, cimitero, porto, prigione, ospedale, uffici pubblici, depositi ) ovvero l’intero tessuto della vita sociale.

Il popolo accomodò al suo linguaggio l’espressione in lingua che, ri-tradotta dal Mattej, ha generato quel Gavi di cui parliamo oggi.

 

P.S.

Ringrazio Arturo Gallia  per l’attenta partecipazione dimostrata verso la toponomastica di Ponza.

1 Comment

1 Comment

  1. arturogallia

    6 Febbraio 2013 at 18:55

    Veramente belli questi interventi 😀

    In due carte di Ponza del XVI secolo, conservate all’Archivio di Stato di Napoli, Gavi è detta “isola delle Gaime”. Tale toponimo, dal significato che ignoro, non compare più in alcun altra carta / documento…
    (una riproduzione delle carte appare anche sul libro di Vincenzo Bonifacio, “Isola di Pontio”)

    Per quanto riguarda il toponimo S. Martino, non sapevo fosse attribuito anche a Gavi.
    Sapevo invece della presenza in alcune tavole di atlanti di un’isola aggiuntiva, quasi più grande di Ponza, chiamata con questo nome (S. Martino), presumibilmente perché la realizzazione delle carte era frutto di conoscenze indirette, non sempre vere…

    Aspetto la prossima puntata! 😀

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