di Luisa Guarino
Il 6 febbraio 2011 il nostro sito veniva presentato ufficialmente al Teatro Ponchielli di Latina, nel corso di una “Serata ponzese” organizzata da Dante Taddia nell’ambito delle attività della Fita. Titolo dell’incontro, che prevedeva anche letture, canzoni, immagini e un confronto-dibattito: “Ponza non è solo estate”. Un tema che diventa ogni giorno più presente e pressante nelle pagine del sito.
In due anni Ponza racconta ne ha fatta di strada, grazie a tanti collaboratori, lettori e persone che scrivono da ogni parte d’Italia e a volte anche del mondo, per condividere un ricordo, per partecipare agli altri una storia, per ritrovare vecchi amici, ma anche per proporre, protestare, criticare, spronare, rivivere pagine di storia a volte dimenticate o da tanti neanche conosciute.
Ponza racconta, prima di debuttare ufficialmente come sito, ha avuto diversi antefatti: è doveroso ricordare gli incontri estivi – di qualche anno precedenti – a Le Forna (da zì Arcangelo) propugnati e condotti da Mario Balzano; gli incontri successivi al casale di Sandro, a Lanuvio, con tanti amici ponzesi intenti a rievocare storie e fattariéll’, filastrocche e antiche tradizioni culinarie.
E dalla volontà di non perdere tutto quello che si era raccolto fino ad allora, lo stimolo di Gennaro Di Fazio e Gino Usai a creare una memoria condivisa, che ha preso la forma di un sito internet grazie all’apporto tecnico di Antonio Capone. Con l’adesione di Giuseppe Mazzella, i ‘padri fondatori’ sono al completo!
Da allora tante se ne sono dette, scritte e fatte…
Grazie alla buona volontà e all’impegno di molti, sono state promosse numerose iniziative: presentazioni di libri, incontri – in estate “e non solo” (!) – su argomenti di attualità.
Chi ci segue lo sa. Per questo ringraziamo tutti indistintamente per il contributo che hanno dato e continuano a dare.
Senza nulla togliere alle altre manifestazioni, certamente il momento più forte è stato la mobilitazione che si è creata per la difesa del Faro della Guardia in seno al censimento biennale per “I Luoghi del Cuore” del Fai e Banca Intesa. I risultati saranno resi noti il prossimo 14 febbraio, e naturalmente tutti noi ci crediamo tantissimo e incrociamo le dita. Comunque vada però, è stata un’occasione bellissima per ritrovarci tutti (o quasi) uniti intorno a un obiettivo comune.
E nell’occasione particolare mi piace ricordare, senza nulla togliere agli altri, che la scintilla è nata da Enzo Di Fazio, che in assoluto per primo ha trattato l’argomento dei ‘Fari’ sul sito, incuriosendo e affascinando tutti e dando, senza forse rendersene conto, l’input a un eccezionale movimento d’opinione, che ha ‘contagiato’ tantissime persone al di fuori di Ponza e molti turisti ospiti la scorsa estate dell’isola.
Momenti intensi, bellissimi e rari per una comunità a cui manca sempre più il senso di appartenenza.
Il richiamo all’unità, alla solidarietà e alla coesione, sulle nostre pagine, arriva ogni giorno e da diverse parti: ed è una voce forte, accorata, struggente, tante volte giustamente arrabbiata. Lo sollecitano in tanti. Ma quanti altri lo condividono, o invece semplicemente leggono e fanno spallucce, pensando: “Ma chi se ne importa?!”.
Ebbene, temo che siano ancora in tanti. Perché la nostra popolazione, al di là delle buone intenzioni, sembra che non riesca a superare una conflittualità atavica e l’egoismo che porta a pensare ognuno al proprio ‘orticello’. Meglio ancora poi se riesce a fare danni all’orticello’ del vicino! Siamo egoisti, attaccabrighe, invidiosi, deboli con i forti e forti con i deboli. Scusate la durezza: vorrei tanto essere smentita, non solo a parole ma con i fatti …Fortunatamente le eccezioni non mancano!
Cosa c’entra questo con Ponza racconta?
C’entra. Perché grazie alla sua presenza, grazie a questo ponte tra passato e futuro, tante persone, non solo ponzesi, si possono confrontare, scambiando pareri e progetti, con la speranza concreta di poter vivere, speriamo presto, un presente diverso e migliore.
Nel frattempo, un grazie affettuoso, con gli auguri più belli per “cento di questi giorni”, a Ponza racconta e a tutti noi.
Gabriella Nardacci
6 Febbraio 2013 at 08:10
Non potrei mai dimenticare il compleanno di Ponza racconta dal momento che lo festeggiamo nello stesso giorno… Bene per Ponza racconta che è giovanissima… peggio per me che, invece, vedo passare in fretta il tempo.
Volevo esserci, in qualche modo, a questa festa “tra voi” anche perchè, in qualche modo, mi sembra di conoscervi un po’ tutti e dato che ho regalato un po’ dei miei pensieri negli scritti passati.
Ho letto e approvato “in toto” l’articolo augurale della cara Luisa Guarino che saluto affettuosamente così come saluto tutti della Redazione.
Auguro a Ponza racconta lunga vita.
Cordialmente.
Gabriella Nardacci