Ambrosino Vincenzo

L’introduzione alla relazione del commissario prefettizio

 proposta da Vincenzo Ambrosino

 

La commissaria Agata Iadicicco prima di lasciare l’isola nelle mani dell’attuale amministrazione ha presentato una  relazione sul suo operato.
Non so quanti hanno letto questa ampia relazione di cui voglio proporre solo l’introduzione dalla quale si comprende quale deve essere la giusta funzione dell’ente pubblico.

 

Introduzione

Un vivo ringraziamento al Sindaco e ai Consiglieri qui convenuti.

Questa é la prima adunanza del Consiglio Comunale a seguito delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio e, nonostante la mia trentennale esperienza di lavoro presso il Ministero dell’Interno, vivo questo momento con inguaribile emozione.

Tuttavia, non mi sottraggo all’impegno assunto alla scadenza del mio incarico di Commissario Prefettizio e non solo perché vi sono tenuta in ossequio alle direttive ministeriali ma perché sento di doverlo fare per tutti gli operatori comunali e non, che con me hanno condiviso questa indimenticabile esperienza di lavoro volta a favorire la ripresa della ordinaria amministrazione della “cosa pubblica” nella comunità di Ponza.

Il mio ringraziamento va anche al Prefetto di Latina, che mi è stato sempre vicino con affetto, al Sub-commissario e al Segretario comunale, per la professionalità con la quale hanno supportato il mio delicatissimo impegno, alle Forze di Polizia presenti a Ponza, a quelle della Provincia di Latina e alla Chiesa locale, che mi ha sostenuto, anche logisticamente, nell’andirivieni da e verso l’isola.

Dunque, al di là del carattere formale, la mia relazione risponde alla ineludibile esigenza di rendere conto a tutta la collettività ponzese, per il tramite dei suoi rappresentanti, dell’attività svolta durante i sette mesi di gestione commissariale, esponendone i risultati al loro giudizio.

L’anno 2011 si è chiuso con la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e, a Ponza, con il noto scioglimento del precedente Consiglio a causa delle dimissioni del Sindaco e della maggioranza dei suoi componenti.

Il 17 settembre si erano, peraltro, consolidati i noti provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria che hanno interessato il primo cittadino, gran parte della Giunta e un buon numero di dipendenti, e la instaurazione, da parte di tre Pubblici Ministeri, dei relativi procedimenti penali. All’inchiesta penale si è poi, aggiunta anche quella della Procura Generale della Corte dei Conti.

Per la complessità dello scenario di riferimento e per la delicatezza della responsabilità affidatami, pertanto, mi sarà consentito svolgere alcune considerazioni di ordine generale prima di apprestarmi a relazionare sull’attività svolta.

Considerazioni che non sono dettate da una retorica di circostanza ma, piuttosto, dal desiderio di condividere alcuni valori fondamentali e la “passione istituzionale” che credo debba ispirare, sempre, l’azione dei poteri pubblici.

Le profonde lacerazioni che ho potuto riscontrare essere intervenute nei rapporti tra Amministratori della “cosa pubblica” e gente comune, prima ancora che tra Amministratori e altri poteri dello Stato, hanno evidenziato la necessità che fossero ripristinati, nell’immediato, i principi cardine che garantiscono non solo una buona amministrazione ma anche rapporti corretti tra cittadini ed Istituzioni.

Ancora oggi, sono convinta che sarà questa la condizione che la nuova Amministrazione dovrà tenere ben presente affinché, tra le altre cose da fare per la comunità di Ponza, sia favorita una vera e propria riappacificazione sotto il profilo delle relazioni umane.

Il Commissario Prefettizio, per definizione, è un “defensor civitatis” in quanto è chiamato a riavviare la macchina organizzativa del Comune, secondo i canoni di legalità e imparzialità dell’azione amministrativa ed è a questi principi che ho ispirato il lavoro quotidiano per Ponza.

Spero però di avere contribuito a creare anche dei punti di riferimento, utili per le azioni future da intraprendere.

La “lezione appresa” a seguito degli avvenimenti di questi mesi dovrà consentire di ripartire con rinnovata autorevolezza, così da riscoprire la “bellezza” del servizio alle Istituzioni!

È a questo valore che fa riferimento ciascun cittadino, oggi più che mai!

E solo la “bellezza” ci potrà salvare, come diceva nel secolo scorso il grande Dostoevskij.

Certo, la vastità e la continua novità delle discipline e delle competenze assegnate agli Amministratori e all’apparato burocratico richiedono una speciale professionalità.

Per questo, ritengo che l’azione d’indirizzo politico debba opportunamente essere tenuta distinta dall’attività di gestione, sia per favorire il clima e le condizioni di lavoro, per permettere, cioè, di “rendere al massimo” e di “sentirsi soddisfatti” e sia per favorire i processi decisionali.

Peraltro, la distinzione fra i due ruoli è stata sperimentata con successo in questo periodo. Abbiamo provveduto a riorganizzare gli uffici con apposite delibere d’incarico e posso affermare che, oltre al risparmio consistente che si è registrato sul bilancio per la ‘forte riduzione apportata sugli incarichi esterni, oggi il Comune di Ponza può contare su quadri dirigenti e personale, in generale, più consapevoli delle proprie responsabilità e preparato ad affrontare nuove “sfide”.

Il richiamo al principio di imparzialità dell’azione amministrativa, di cui all’art. 97 della Costituzione, ma anche quello della responsabilità siano, dunque, il ‘Faro” illuminante cui uniformarsi, per l’avvenire! Perché il prestigio di cui gode una Istituzione non è più correlato all’esercizio della funzione ma al modo, allo stile, se volete, con il quale la si esercita, perché è necessario rendere conto dell’attività svolta, non solo alla nostra coscienza ma anche all’esterno, ai cittadini, al Paese!

 

Il documento che ho messo a punto e che vi consegno sia considerato, dunque, non solo un “libro di bordo”, ma, piuttosto, un punto di partenza verso nuovi e ancora più ambiziosi traguardi!

Pensate solo ai benefici che si potranno trarre dalla costituzione della “consulta per la cultura”, individuata nella recente delibera d’indirizzo quale “volano” per la ‘valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e per uno sviluppo “sostenibile” dell’isola.

A ciò, si aggiunga anche il deliberato programma per l’affidamento della procedura di appalto concorso, con annesso disciplinare, per la costruzione della nuova centrale elettrica nel sito di Monte Pagliaro, ove peraltro potrà essere avviata la bonifica della discarica sequestrata e del compattatore, con la conseguenza di vedere, finalmente, realizzata la raccolta differenziata. Abbiamo individuato anche un’apposita somma nel bilancio di previsione per l’esercizio 2012!

E come non guardare anche alla riformulazione del piano regolatore portuale, per la cui revisione abbiamo “chiamato a raccolta” tutte le Amministrazioni interessate.

Tutti questi campi d’intervento, insieme ad una gestione finanziaria e di bilancio estremamente rigorosa, rendono, però, indispensabile l’utilizzo di strumenti di programmazione appropriati, senza í quali non sarà possibile assicurare Ia “governance” dell’Ente.

Sono consapevole che ora si apre per la nuova Amministrazione una fase particolarmente impegnativa, perché la “resistenza al cambiamento” potrà venire proprio da alcuni ambienti, locali e non, che tenderanno a contrastare la collaborazione della cittadinanza con la nuova gestione del Comune.

 

Per questo, mi appello a tutta la popolazione di Ponza perché gli Amministratori siano stimolati in uno sforzo unitario e “inclusivo” affinché il sistema produttivo, le forme associative, il volontariato, le organizzazioni sindacali e, in generale, tutte le espressioni della società civile, politica ed economica si sentano responsabilmente coinvolte in un progetto di ricostruzione del tessuto sociale, fondato su basi di legalità e di trasparenza dell’attività amministrativa e di pacifica relazione umana!

A tutti voi vada, dunque, il mio più sentito augurio di buon lavoro.

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