Iannuccelli Paolo

Umberto. Dal libro ‘Gente di Ponza’

di Paolo Iannuccelli

 

È un tipo che non conosce l’autovelox. Va sempre ad alta velocità anche se il cognome è Prudente. Ci riferiamo a Umberto, titolare insieme al fratello Danilo, di Welcome’s bar, in piazzetta. Se transitasse spesso, in auto, sulla via Flacca, nei pressi di Sperlonga, pagherebbe multe salatissime. Per fortuna, preferisce un comodo scooter.

Umberto Prudente è un fiume in piena, dalla mattina a notte inoltrata. Va oltre il limite di velocità, guarda avanti con il pensiero, è sempre pronto alla battuta sagace o ad organizzare qualcosa. Fa una cosa e già pensa alla prossima, guai a fermarlo, non ne vuole sapere di “interrompere” le sue idee. Umberto è un personaggio che a Ponza conoscono tutti, nel bar è molto attivo, tra il servire un caffè, guardare la televisione, preparare una schedina del Totocalcio. La sua grande passione è il computer, naviga in internet e sa tutto di tutto: una sorta di enciclopedia. Ama lo sport, in particolare rugby e calcio.

La palla ovale l’ha conosciuta a Padova dove ha studiato, seguendo il Petrarca. Umberto quando parla della città di Sant’Antonio si illumina, la ricorda con piacere. Quando ha lasciato Padova, dopo la Maturità, ha raggiunto Ponza in bicicletta, un cicloturista con i fiocchi, con tappe preventivate in anticipo. Del rugby mondiale conosce tutte le formazioni delle squadre nazionali più importanti, da Tonga alle Isole Fiji, la notte non manca mai di seguire in diretta i match più importanti della palla ovale a livello internazionale. Adesso si sta preparando per seguire il prestigioso Sei Nazioni. Umberto è preparato su tutto, legge quattro quotidiani al giorno, d’estate il suo schermo televisivo viene posizionato all’aperto. Quando gli azzurri del calcio giocano mondiali o europei, Umberto distribuisce tra i tavolini le fotocopie con scritto l’inno di Mameli e pretende che si canti prima del via. Il Prudente ò stato arbitro di calcio, commissario della Figc, osservatore, anche adesso si cimenta in qualche puntata per visionare un fischietto in erba. Il basket è un’altra grande passione, è stato presidente e finanziatore del Basket Ponza che dalla Promozione regionale ha sfiorato la C1, allestendo sull’isola un valido settore giovanile, seguito dall’argentino Nando Benavidez.

– Un mio parente ha giocato con la nazionale azzurra universitaria di pallacanestro insieme a Vittorio Gassman – racconta orgoglioso.

Ha una memoria di ferro non si dimentica di nessuno, specialmente di Mike Tyson. Il pugile americano non ne voleva sapere di bere vino al ristorante Acqua Pazza. Umberto è intervenuto subito con quattro caraffe di succo d’ananas. Uno dei suoi migliori amici è Silverio Di Meglio, detto Canè, che trascorre lunghe ore all’interno del bar. Canè seguiva tutte le partite e gli allenamenti del Basket Ponza che si preparava nella palestra Fabiani di Formia. Un pomeriggio Umbertone di rifiutò di far salire con lui sul traghetto Tetide il buon Silverio che, da furbone, trovò un passaggio su una barca ed arrivò a Formia prima del presidente che rimase per qualche minuto in stato di shock.

 

Nota della Redazione.

Questo – come altri dei racconti di Paolo Iannuccelli pubblicati su questo sito – è tratto dal suo libro “Gente di Ponza”, edito dalla casa editrice ‘Novecento’ di Latina, pubblicato nel 2001; alcuni di essi sono stati rivisitati ed attualizzati dall’Autore stesso.

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