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Il 2012 di Ponza racconta

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di Silverio Lamonica

 

Ho sfogliato le ultime 100 pagine della sezione “attualità” di questo sito, per tracciare un bilancio, sia pure sommario e, di certo, carente degli avvenimenti più importanti che hanno caratterizzato l’anno che ci sta per lasciare.

La mia attenzione si è polarizzata su quattro aspetti:

I carissimi concittadini che non sono più tra noi: Salvatore Coppa (Sem),  il 4 febbraio; Silverio Curcio, deceduto in mare all’Elba il 12 febbraio; Ortensia Feola il 14 febbraio; Luisella De Luca (la nonna ultracentenaria di Ponza) il 9 marzo; Silverio Piro, magistrato, il 9 aprile; Ernesto Prudente il 22 settembre; Giuseppe Tricoli il 22 dicembre e tanti altri, tra cui l’indimenticabile Maestro Giannino. Senza di loro Ponza è ancora più sola. A loro il nostro doveroso omaggio.

Il Faro della Guardia e la raccolta di firme per la sua salvaguardia. Mimma Califano è stata superlativa in questa epica impresa; hanno firmato anche personaggi di rilievo non isolani: dal Sindaco di Latina a Belen. E’ stato uno sforzo corale che lascia ben sperare.

Le iniziative culturali: dal Concorso “Racconta Ponza a Ponza racconta” (mi auguro vivamente che si possa ripetere) alla rassegna libraria “Ponza d’Autore” presso l’Hotel Santa Domitilla, che da quest’anno è stata aperta anche ad autori locali: il poeta Antonio De Luca (coautore) con “Adespota” e S. Lamonica con “Il Culto di Mitra a Ponza”,  cui va ad aggiungersi “L’Isola delle Sirene” di Rita Bosso, presentato in altra occasione. Inoltre lo stupendo spettacolo teatrale a Giancos di Francesco Cordella “Eéa …” e, non ultimo, “Il Premio Caletta”. Tali manifestazioni si sono intervallate con le varie ricorrenze religiose che rappresentano la struttura portante della cultura isolana. Ma non sono mancati, su queste pagine, interventi su argomenti di pressante attualità come “Le droghe”, così ben delineate da Sandro Russo e “L’economia per principianti” del Prof. Pagano.

Le elezioni amministrative con la vittoria della lista di Pier Lombardo Vigorelli, un ponzese per scelta, nato in una “terra straniera”, ma altrettanto piena di fascino: la Svizzera. Ponza racconta pubblica puntualmente le realizzazioni di questa compagine amministrativa: dall’istituzione della mensa scolastica, alla creazione della pista per l’eliambulanza, all’approvazione del PUA (con le relative osservazioni critiche – e preziose – di Vincenzo Ambrosino, di Michele Rispoli e altri). Purtroppo, caro Sindaco, non mancano le note dolenti, prima fra tutte il problema dei collegamenti: quante pagine sono state scritte sulla neonata e quasi abortita Laziomar, da Paolo Iannuccelli al sottoscritto, oltre a qualche manifestazione organizzata da ’A Priezza! La difficoltà dei collegamenti, dovuta anche ai mancati finanziamenti, alimenta l’esodo dei residenti da Ponza e la solitudine sempre crescente – così ben descritta da Franco De Luca “all’ombra del monumento” e tra gli “schizzi di salsedine” – rende sempre più malinconica la vita nell’isola.

Caro Sindaco, qualcuno l’ha definito “l’uomo della svolta”; io me lo auguro di cuore, ma ciò potrà essere confermato o smentito (speriamo di no) solo al termine del suo mandato, quando (e se) vedremo l’inversione di tendenza: il ripopolamento invernale di Ponza con il rientro di un maggior numero dei suoi figli. Questa sarà la vera scommessa.

Auguri a Lei e, soprattutto, a Ponza!