Ambiente e Natura

Il viaggio di Mattia

Errata Corrige con sentimento

 

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

La frase esatta di Leonardo Sciascia (1921-1989), in linea con la sua opera di lucida analisi della società italiana e dei suoi mali antichi, che abbiamo scelto per l’apertura dei titoli di coda di questo video “Il Viaggio di Mattia” è: “Questo Paese è votato alla distruzione della propria memoria”. Per un lapsus freudiano abbiamo sostituito “distruzione” con “distribu­zione” e nonostante un controllo della visione del video per due volte non ci siamo accorti dell’errore.
Volevamo esprimere con I’ espressione di Sciascia anche la nostra amarezza per la “distruzione” della Memoria ma – inconsciamente – facevamo un’ opera di” distribuzio­ne” della Memoria. Nella società dell’informazione abbiamo utilizzato tutti i mezzi per “di­stribuire” la Memoria: il reportage scritto su “La Rassegna d’ Ischia”, che si può consultare anche sul sito www.larassegnadischia.it , il lancio della notizia ” Ponza o l’altra Ischia” sul web che si può trovare su almeno 10 siti ed infine questo video.

L’amarezza iniziale è stata sostituita nel profondo di noi stessi dall’ entusiasmo e dalla commozione della rievocazione di questa vicenda. Così – Sciascia ci perdonerà – abbiamo deciso di diffondere il video con questo errore ma di spiegarlo.

Così Gianni commette un errore “razionalmente” a vedere dal terrazzo della Villa Pithae­cusa di Casamicciola in lontananza Ventotene e Ponza ma eravamo talmente presi dal viaggio di Mattia e dei suoi compagni nell’autunno del 1734 o nella primavera del 1735 che “emo­tivamente” ci siamo sentiti imbarcati sulla feluca di Mattia a 2 o 4 miglia dal terrazzo in mezzo al mare da dove è possibile, forse, vedere in lontananza le due isole ponziane.

Gli anni di durata del collegamento marittimo sono 119 e non 109. La linea di navigazione Ponza, Ischia, Procida, Napoli e viceversa è stata istituita nel 1857 e soppressa nel 1976. La rada incantevole che Gianni riesce a filmare è il più bel monumento naturale di Ponza, la spiaggia di Chiaia di Luna, chiusa al pubblico per i movimenti franosi, ed è un danno enorme per Ponza che viene chiamata “l’isola Lunata” proprio da Chiaia di Luna come Ischia è “l’isola Verde”, Capri “l’isola Azzurra”, Procida “l’isola di Graziella”.
Forse la ripresa meritava un com­mento di denuncia. Cosa che facciamo adesso e che faremo in altre circostanze poiché, come abbiamo annunciato nella bella manifestazione di sabato 24 ottobre a Villa Arbusto con i cugini ponzesi, pensiamo che si possa creare un “distretto industriale turistico” nei due golfi – Gaeta e Napoli – che vada da Ponza a Capri e che veda Ischia, posta al centro dei due Golfi, come l'”isola Madre”, e che veda impegnati la società civile, il mondo imprendito­riale, due Regioni, due Province, 11 Comuni.

Questi errori speriamo che vengano considerati peccati veniali poiché a nostro avviso non tolgono nulla alla sostanza della documentazione.

Infine la bozza dei titoli di coda prevedeva una dedica a “Mattia ed ai suoi compagni, alle piccole e grandi donne ed ai piccoli e grandi uomini che hanno attraversato la cronaca ma sono stati esclusi dalla Storia”. Abbiamo deciso di toglierla su proposta di Gianni. “In fondo nella Storia Mattia ed i suoi compagni ci sono entrati anche se hanno dovuto attendere 275 anni”.

Ultima errata corrige: nei titoli di coda Gianni Vuoso è menzionato proveniente dal Borgo di Celsa, in realtà proviene dalla Mandra (come qualcuno ha notato durante la proiezione pubblica), un quartiere che ha una sua connotazione e una sua storia. Pur avendo notato l’errore Gianni non l’ha corretto in primo luogo perché non c’è motivo di sottolineare la sotti­gliezza visto che poi la Mandra introduce al Borgo con cui confina e poi, soprattutto, per focalizzare maggiormente l’attenzione sul Borgo di Celsa da cui partì Mattia.

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