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1953. Sofia Loren a Ponza

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di Paolo Iannucelli

 

Il primo “sbarco” a Ponza di Sofia Villani Scicolone, in arte Sopia Loren, allora attrice poco conosciuta agli inizi della carriera, avvenne nel 1953. Aveva 19anni, era arrivata sull’isola per girare il film Africa sotto i mari, diretto da Giovanni Roccardi. Gli piacque subito l’ambiente isolano, tanto da diventare assidua frequentatrice del caffè Amato, di proprietà di un maresciallo in pensione della Marina Militare. L’attrice si trovava a meraviglia sull’isola, era spesso al Frontone per passare ore spensierate. Ricordava il simpaticissimo Salvatore Mazzella, in un’intervista di tanti anni fa: “Facevo il bagnino al Frontone dove erano state realizzate 35 cabine e mi fu chiesto un piccolo motoscafo in affitto. Sofia lo utilizzò per una gita insieme al suo collega Antonio Cifariello, morto in un incidente aereo nel 1968 nello Zambia. Passai l’intera giornata a lavorare, arrivò la sera e mi ricordai di aver noleggiato un motoscafo mai più tornato in baia. Cominciai a preocuparmi, non esistevano telefonini o altri mezzi. Usai immediatamente una lancetta e trovai i due a bordo dello scafo in panne nei pressi dello scoglio della Botte. Erano infreddoliti, era sera; l’attrice tremava e gli prestai un maglione azzurro. Trainai il motoscafo fino al Frontone, gli chiesi 500 lire per il disturbo. Per poco non mi mangiavano vivo, avevo proprio sbagliato. Dopo una settimana Sopia mi riportò il famoso maglione che non potei indossare a causa del suo seno prosperoso. Era profunato, tutti i compagni di lavoro mi presero in giro. Lo regalai a Maria, una mia amica anche lei molto dotata.
Un altro episodio riguarda il maresciallo Amato che, vedendo arrivare un gruppo di cineasti di tutto riguardo al suo bar, volle servirli personalmente ai tavoli. Prese il vassoio con le consumazioni e si diresse verso i clienti, a cuasa dell’età avanzata le mani gli tremavano facendo tintinnare i bicchieri. Sofia Loren scattò e disse immediatamente: faccio io, faccio io. Fece finta di prenderela guantiera ma tutto finì a terra. Il maresciallo considerò lo scherzo di cattivo gusto e si arrabbiò con toni alterati verso Sofia che non reagì. Pagò il conto e si diresse verso Punta Bianca.