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Lettera aperta

[1]

 

dall’Ass. Cult. ” ‘A Priezza”

CARO VINCENZO….

Riorganizzare la società ponzese è cosa complicata e delicata….

Noi non abbiamo la bacchetta magica anche se, non ti nascondiamo ,ci piacerebbe molto!

Siamo compiaciuti ed onorati delle belle parole che usi per noi e ti ringraziamo perché fanno bene al nostro percorso, al nostro operato e soprattutto all’anima ma ci sentiamo di  fare delle precisazioni e dare delle spiegazioni perché le sentiamo doverose. Per il riferimento all’articolo di Vincenzo Ambrosino, leggi qui [2]

L’ass.cult. “ ‘a priezza” non è un organo politico nel senso in cui si intende la politica tradizionale:

siamo un gruppo legati da forte amicizia, da spirito creativo, da voglia di realizzare, dalla conoscenza della storia e del territorio, dalle antiche tradizioni e, soprattutto, dal grande amore per Ponza.

Non abbiamo una visione “ univoca” della politica tradizionale nel senso che abbiamo diversa “colorazione”: in mezzo a noi c’è da destra a sinistra, passando per il centro e questo, sinceramente, non è una cosa che ci preoccupa.

Viviamo tutti stabilmente qui per fortuna, per scelta, e questo ci rende forti e consapevoli del fatto che vivere questo territorio non è facile ma possibile se impariamo a cooperare, ad essere empatici  e perdere un po’ di individualismo e a ritrovare il nostro senso di appartenenza.

Questo non significa annullarsi gli uni negli altri, anzi….

Ognuno di noi lavora in campi diversi, chi come dipendente e chi in proprio e ognuno gestisce la propria esistenza ma la scelta di stare insieme e fare” gruppo” ci arricchisce e ci rinnova sempre….

non sono “tutte rose e fiori”ma spesso i forti scontri tra di noi ci permettono di crescere e ampliare le nostre vedute.

Ci rendiamo conto che la gente ci segue e questo ci riempie di orgoglio e ci dà la forza di andare avanti e ci siamo chiesti anche il perché….

Un conto è seguirci quando facciamo uno spettacolo teatrale, una manifestazione culturale o in momenti ricreativi;

un conto è seguirci in occasioni come la protesta Laziomar …..

La gente, forse, ci riconosce come qualcosa di sano, di buono che non si è lasciato toccare da  macchinazioni o che crea false aspettative perché ci presentiamo per quelli che siamo…..

La gente, forse, ci segue perché sente e capisce che quello che facciamo è frutto di un lavoro che viene dal cuore e dall’esigenza di superare le barriere culturali e storiche della nostra isola…

La gente, forse, ci segue perché siamo un po’ la faccia speculare di una comunità: in mezzo a noi pescatori, commercianti, muratori, insegnanti, artigiani,  laureati, operai….è come se fossimo “ una piccola Ponza”rappresentativa  di tutta la popolazione…..

La gente,  forse,c i segue perché non ci facciamo strumentalizzare dai soliti addetti ai lavori in campo politico e, per fortuna, anche loro hanno capito che non siamo “4 mattuscielli” che si fanno manipolare e… detto tra noi…siamo stanchi di tutti questi profeti in patria e di tutti i santoni che arroccati nei loro piccoli feudi , sparano sentenze pensando di avere la verità in tasca…..

Il nostro motto è: “ Far ridere, piangere e riflettere è la nostra missione”….

Un’associazione culturale non ha motivo di esistere se non collima la sua passione per l’arte con l’interazione con il territorio, sarebbe un lavoro sterile ed inutile:

noi non vogliamo sostituirci assolutamente agli organi preposti ma da anni vogliamo che il nostro paese cresca in tutti i sensi e sia un luogo dove la vita sia vivibile, accettabile.

Vogliamo occuparci della nostra “ polis” perché è qui che abbiamo radici, è qui che abbiamo scelto di vivere, è questa la nostra vita.

La nostra azione culturale deve servire a migliorare il territorio non solo facendo ridere ma proponendo manifestazioni, momenti di riflessioni che mirano a smuovere la situazione di stallo che Ponza vive da anni.

Ci proviamo senza nessuna prosopopea e con non poca paura di sbagliare…

La cosa che più ci sta a cuore è che Ponza deve capire che l’unica soluzione per renderci forti e padroni del nostro destino è L’AGGREGAZIONE, LA COOPERAZIONE, IL SOSTEGNO, LA SOLIDARIETA’, L’ASSISTENZA TRA NOI STESSI.

Noi riusciamo nelle nostre piccole cose perché siamo GRUPPO  e non è detto che Ponza non possa riuscire a vincere la sua grande scommessa di essere un microcosmo in un macrocosmo con lo sforzo di tutti.

Accettiamo ben volentieri la tua proposta e ti ringraziamo ancora.

Un caro saluto da tutta la “ ciurma” della priezza