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Proteste durissime a Ponza

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di Paolo Iannuccelli

A Ponza non ne possono più, monta l’idignazione popolare. Da cinque giorni non arrivano nafta, benzina, gasolio, bombole del gas. La forma di protesta delle compagnia Snip e Snap, che avanzano un milione e mezzo di euro dalla Regione Lazio  di contributi, va avanti. Potrebbe parire la richiesta del Comune di precettazione per interruzione di pubblico servizio. L’altra sera si è svolta un’animata assemblea nei locali del museo civico con la partecipazione degli amministratori comunali, di commercianti, cittadini infuriati per quello che sta accadendo. Renzo e Francesa sono due turisti arrivati da Mantova. <Non abbiamo potuto noleggia e una vettura come avevamo programmato per mancanza di benzina – hanno detto – volevamo scoprire più più da vicino le bellezze dell’isola, non ci è stato pemesso, siamo delusi>. La situazione è caotica, la gente è stufa. E’ difficile cucinare, mancano le bombole di ossigeno per le farmacie, le vetture sono ferme. Altra e dura beffa: scarseggiano i collegamenti con Formia, la Laziomar ha effettuato, incompresibilmente, tagli di due aliscafi, si viaggia solo con un traghetto e un catamarano noleggiato dalla Snav.L’atteggiamento di Maria Terenzi, presidente della Laziomar, è assurdo.La maggiore isola dell’arcipelago ponziano è in tilt,  è  difficile persino effettuare una visita medica in continente, gli orari della nave Tetide, che effettua una sola corsa, sono da disagio totale. Eppure, le isole minori possono rappresentare il momento più avanzato verso una vera e propria economia di qualità, dove turismo, cultura e ambiente possono dare, insieme, risposte concrete all’innalzamento del tenore di vita, creando possibili posti di lavoro. A Ponza occorre frenare lo spopolamento invernale, la perdita di tradizioni uniche, è necessario portare a compimento servizi ed infrastutture esssenziali. Solo così si potrà parlare di sviluppo e non di crisi ricorrente. Le isole minori hanno bisogno di efficaci miglioramenti nella sanità, rifiuti, acqua, scuola e soprattutto collegamenti.

Paolo Iannuccelli