Attualità

Spopolamento Ponza

 

di Paolo Iannuccelli

 

Tutti a Formia e in località limitrofe. Ponza comincia a svuotarsi al termine della stagione turistica, durante il periodo invernale i residenti saranno poco più di mille. La maggiore delle isole ponziane contava 6500 residenti negli anni ’30, poi molti emigrarono negli Stati Uniti nel primo dopoguerra. Adessso gli iscritti all’anagrafe sono 3200, molti dei quali non trascorrono più i mesi duri sulla loro isola, preferendo luoghi più confortevoli. Nella zona del porto il quadro si presenta malinconico, fa quasi tenerezza. Negozi chiusi, solo un paio di bar aperti, qualche albergo o ristorante in funzione. Ponza cade in letargo. Diversa la situazione nella frazione di Le Forna, a nord dell’isola, con tutti gli esercizi commerciali aperti e una maggiore vita in comunità, con tanti giovani che stazionano e si divertono sul muretto davanti il Tartaruga Pub. Sarebbe assurdo pretendere l’apertura di tutti i negozi al porto, ma una turnazione è necessaria. Il delegato al turismo, Maurizio Musella, si fa interprete di certe esigenze: <Stabiliremo dei turni di apertura per bar, ristoranti ed alberghi, in pieno accordo con le associazioni dei commercianti, chi viene a Ponza deve trovare ospitalità anche nei mesi più freddi>. Lo spopolamento dell’isola ha vari motivi. Manca un ospedale, a differenza di Pantelleria, che possa garantire un’adeguata assistenza sanitaria, talvolta l’elicottero del 118 o dell’Areonautica non può atterrare per le cattive condizioni atmosferiche, per questo molti anziani preferiscono il Golfo, con la presenza di ben tre strutture sanitarie. Le persone in età avanzata non hanno poi a disposizione, come a Ventotene, una casa di riposo. La scuola per ragionieri (con il dirigene scolastico presente a Borgo Piave di Latina) non è, naturalmente, sufficiente per soddisfare le esigenze di tutti, ma c’è da mettere in risalto che un paio di generazioni hanno studiato fuori, senza spopolamento dell’isola. Molti anni fa funzionavano tre cinema, operavano undici  forni, ora sono solamente tre. Sono dati significativi. Mancano cinema, teatro e centro congressi, visto che il turismo congressuale potrebbe essere una grossa opportunità di crescita. Eppure c’è chi a Ponza trascorre l’inverno con piacere. E’ il caso dell’ex vicesindaco Giuseppe Tricoli, commercialista, che dopo aver studiato nel capoluogo pontino e aperto uno studio di consulenza ha preferito tornare sull’isola: <Mi trovo bene con la mia famiglia, non vedo proprio la necessità di andare via>. Nel campo dello sport è stato iscritta una squadra al campionato di calcio di seconda categoria, si pratica talvolta il calcio a 5, non esiste una piscina coperta, il bel palazzetto non è ancora in funzione. La necessità di allungare la stagione turistica mette quasi tutti d’accordo. Ponza offre un patrimonio archeologico molto interessante, la possibiltà di passeggiate in luoghi stupendi ed ameni, perchè non sfuttare queste risorse? Eppure, durante i mesi invernali, in una giornata di sole, Ponza  è di una bellezza struggente, con colori nitidi, capace di lasciare senza parole, il mare è rabbioso ma ti fa innamorare di un posto davvero unico. Come raggiungere l’isola? Il collegamento con Anzio (il porto più vicino a Roma, con stazione ferroviaria) viene soppresso ad ottobre, almeno nel fine settimana potrebbe funzionare per trascorrere un piacevole week end. Provate a scoprire una Ponza quasi deserta, rimarrete stupiti, il turismo è anche questo.

 

Paolo Iannuccelli

3 Comments

3 Comments

  1. admeto

    30 Settembre 2012 at 00:08

    Forse lo spopolamento è cominciato – e proseguito – col passaggio alla provincia di Littoria/Latina.
    Magari ha ragione Mazzella, ci vorrebbero legami più forti con Ischia.

  2. Gino Usai

    30 Settembre 2012 at 13:27

    Egregio Sig. Admeto, siamo onorati della Sua collaborazione con Ponza Rocconta ma è necessario che Lei firmi i Suoi interventi con nome e cognome, come previsto dal regolamento.
    Cordialità
    per La Redazione

  3. bonofranco

    1 Ottobre 2012 at 16:31

    Paolo , hai sicuramente delle belle idee ed una esatta visione delle situazioni .

    Io vivo in un posto , il lago di Garda , che è esattamente come tu auspichi : con un flusso turistico spalmato su 365 giorni l’anno ! anche per questo mi sento di dire che hai ragione .

    Ponza ha il clima e le suggestioni giuste per catturare quello che diventerà il turismo con più soldi e tempo a disposizione : quello degli anziani .
    Ma, come tu dici , bisogna lavorarci sopra . Siamo alle solite : se verranno a svernare i turisti , si innescherà tutta quella catena virtuosa di convenienze anche per i residenti……

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