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Informazioni di base sulle droghe d’abuso (17). Comportamenti emergenti

di Sandro Russo

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Il mondo giovanile è l’ideale target di mercato per le organizzazioni internazionali della produzione e successiva commercializzazione di sostanze d’abuso di vario tipo. Numerose droghe hanno il loro momento di maggior consumo o ‘di moda’, subito sostituite da altre, in una incessante rincorsa tra richiesta e offerta.

Vengono qui di seguito presentate, per brevi accenni, le sostanze d’abuso attualmente più diffuse sul mercato giovanile:

–   ‘Binge’ (compulsive drinking): è una particolare modalità di assunzione dell’alcool da parte dei  giovani che consiste nell’ingestione di una quantità esagerata iniziale di una bevanda alcolica all’inizio di una festa (anche party di compleanno organizzati dalle famiglie e anche cocktail a basso contenuto alcolico, ma assunti in grande quantità); lo stordimento che ne consegue facilita  l’assunzione di quantità ulteriori e determina una minore vigilanza su eventuali altre sostanze disponibili durante la festa.

–   ‘Popper’: nitrito di amile; é nato come farmaco vasodilatatore usato per il trattamento dell’angina pectoris. Nel commercio illecito, lo si trova contenuto in ampolle, che si aprono con un tipico rumore, da cui il nome; si inalano i vapori che si sprigionano dalla fiala appena aperta. Il popper nasce dall’ambiente dei sexy-shop, soprattutto inglesi; il suo uso è collegato al mito della sua capacità di potenziare il desiderio e le prestazioni sessuali. L’assunzione produce infatti vasodilatazione, rilassamento della muscolatura e un senso di euforia. Dal punto di vista tossicologico e delle conseguenze di una overdose, il nitrito di amile è una sostanza ‘metaemoglobinizzante’, in grado di trasformare l’emoglobina del sangue in un composto incapace di svolgere la sua funzioni di trasportatore di ossigeno.

–   Ketamina  (‘Ketamma’, ‘Special K’): anestetico dissociativo, tuttora usato per piccoli interventi, soprattutto nei bambini e nella piccola chirurgia specialmente in luoghi disagiati (zone di guerra), perché non sopprime i riflessi protettivi e l’intervento può essere condotto senza intubazione  tracheale. L’impiego negli adulti è limitato, per essere il prodotto potentemente allucinogeno; questa proprietà è peraltro alla base della diffusione illegale della sostanza (Cfr. anche in ‘Allucinogeni’: fenciclidina e ketamina – leggi qui)

–   ‘Burundanga’: droga di derivazione vegetale, diffusa in Sud-America (soprattutto Colombia), con effetti assimilabili a quelli della scopolamina, tipica sostanza anticolinergica, periferica e centrale. È talmente diffusa in quei paesi da aver dato luogo alla nascita di un neologismo ‘burundanguiado’ applicato a quelle persone, specialmente incauti turisti trovati in stato confusionale, derubati ed eventualmente violentati, che sono finalmente accompagnati ad un posto di Pronto Soccorso. L’esistenza del pericolo è anche segnalato sulle guide turistiche e dalle agenzie di viaggio.

–   ‘Salvia Divinorum’: droga vegetale, prevalentemente allucinogena, della famiglia delle Labiatae, come la più comune salvia usata come erba aromatica. Diffusa per passaparola attraverso Internet e facilmente reperibile nelle erboristerie, è attualmente oggetto di attenzione da parte degli estensori della nuova legge sulla droga, proprio per i suoi effetti e la recente diffusione tra i giovani.

–   ‘Shaboo’ (superamfetamina o ‘ice’): derivante da un traffico illecito dalle Filippine con l’aspetto macroscopico del ‘sale grosso’. Chimicamente si tratta di metamfetamina; particolarmente pura e quindi ancora più pericolosa. Si può assumere per ingestione, ma più comunemente per inalazione attraverso una boccia di vetro fornita di una doppia via (sul modello del narghilè turco).

–   Kobrett’ o ‘Cobret’ : eroina da fumare (generalmente un prodotto di basso valore della lavorazione dell’eroina, che così viene riciclato). Particolarmente pericolosa perché nella formulazione ‘da fumare’ l’eroina é poco conosciuta e quindi meno avvertita come un pericolo; costituisce invece a tutti gli effetti una modalità di ‘aggancio’ alla droga maggiormente capace di indurre dipendenza.

–    Krokodile’: derivato a basso costo dell’eroina, per somministrazione endovenosa, con conseguenze particolarmente devastanti (leggi qui)

–   Ayahuasha’: è una droga allucinogena, presentata come più potente dell’LSD, derivata dalla prolungata ebollizione di una liana della foresta amazzonica (Banisteriopsis caapi) dove è impiegata per scopi religiosi e magico-terapeutici.  La ayahuascha viene fumata in pipe o sigarette, bevuta o inalata e i suoi effetti si manifestano tra i 30 e i 60 minuti dopo l´assunzione.

–   ‘Skunk’: preparato da varietà di Cannabis  selezionate per un contenuto di principio attivo particolarmente elevato (leggi qui)

–   Poliassunzione. Una tendenza abbastanza diffusa nel mondo delle droghe d’abuso è quella del passaggio in tempi successivi da un abuso all’altro; ovvero la contemporanea assunzione di sostanze diverse. Alcune associazioni polifarmacologiche sono scelte per i loro effetti interattivi di amplificazione o attenuazione: occasionalmente sull’onda di ‘mode’ o per ‘sentito dire’; a volte per modificare gli effetti farmacologici di una droga deprimente sul SNC con una maggiore vigilanza garantita da una droga eccitante, o viceversa. Occasionalmente – specie nel capo delle ‘extasy’ – dai consumatori vengono riferite varietà diverse di effetti delle varie ‘paste’ o‘pasticche’ che non corrispondono ad una composizione farmacologica facilmente identificabile.

–   Gli alcolici sono sostanze così diffuse e disponibili da essere associati praticamente a tutte le altre categorie. Particolarmente pericoloso il loro uso in caso di contemporanea assunzione di cocaina, a causa di una sostanza che si forma all’interno dell’organismo, durante i processi di degradazione metabolica (nel fegato) – il cocaetilene. Il cocaetilene ha effetti simili a quelli della cocaina; gli effetti si manifestano più velocemente e persistono per più tempo, e la tossicità a carico del SNC, del cuore e del fegato è più elevata. L’alcool rende più difficile controllare i risvolti psicoattivi della sostanza (come ansia, fobia ed aggressività).

Si registra inoltre la tendenza all’impiego di vecchie droghe d’abuso con diverse modalità di assunzione e/o in associazioni particolari (i.e.: eroina ‘sniffata’ o fumata, invece che come al solito iniettata e.v.; cocaina iniettata e.v., invece che ‘sniffata’ per via nasale; associazioni di due o più droghe insieme (cannabinoidi + extasy; cocaina + eroina = speed ball – leggi qui); o di droghe e farmaci (benzodiazepine in varia associazione con droghe sia eccitanti che deprimenti il SNC).

Di fatto gli effetti sono spesso imprevedibili per la variabilità delle dosi impiegate, la diversa risposta dei soggetti e numerosi altri fattori interferenti. Il trattamento in questi casi è largamente sintomatico e basato sui segni e sintomi risultanti.

 

Sandro Russo

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