Ambiente e Natura

Le isole del Cinema. (8) – “Terraferma”, di Emanuele Crialese

di Luigi Viggiano

 

Per gli articoli precedenti, digitare: Le isole del Cinema – nel riquadro in basso a sin. del frontespizio: “CERCA NEL SITO”

 

Nuotano con le stesse braccia, si bagnano nello stesso modo, cercano di restare a galla per non affogare. I corpi dei turisti e dei profughi in acqua sono simili tanto che la legge del mare non accetta differenze.

I “corpi estranei” arrivano da percorsi diversi e a seconda della convenienza ci si può fare soldi affittandogli le case o si rischia di essere arrestati nascondendoli alla legge che, fuori dal mare, purtroppo definisce “chi è diverso da chi”.

Quando poi ad aprire le porte a turisti e profughi sono le stesse persone, nasce nell’animo un sentimento controverso e combattuto, che fa rendere conto che tutti siamo poi ospiti del mondo.

Crialese ha con il mare (e con le isole) un rapporto viscerale dettato non solo dalle sue origini ma soprattutto dalla capacità di confondersi tra natura e uomini cercando aperture e non sopraffazioni.

Qui lo fa aprendo allo splendido scenario “amichevolmente ostile” di Linosa, una piccola isola dell’arcipelago Pelagie, in Sicilia.

“Terraferma” è un film oltre che da vedere con gli occhi, da ascoltare nei singoli suoni. E’ stato fatto un lavoro accurato nella ripresa diretta che alla fine rende la partecipazione dello spettatore “tridimensionale” senza gli odiosi occhialetti.

L’isola resta una terra di nessuno e come tale di tutti. E tutti sono “isole nell’isola” ed è inutile convincersi che tra fuggire o rimanere ci sia una strada migliore.

La bellissima scena finale del film (in gergo tecnico un “finale aperto”) è forse l’unica possibile. Una barca che sfreccia e da cui ci si allontana perdendone la vista ed il suono. Quasi un sogno sospeso, una scrittura da completare, una ribellione che solca le onde, rabbiosa e folle.

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Filmato da YouTube: “Il codice del mare”:

(.)

Luigi Viggiano

 

“Terraferma (2011) di Emanuele Crialese, presentato ‘in concorso’ alla 68a Mostra Cinematografica di Venezia dove ha ricevuto il Premio speciale della giuria (NdR)

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