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Quattro chiacchiere sopra una “foto”

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di Franco De Luca

 

Vorrei provare insieme a voi a  “leggere”  questa fotografia. Non solo a vederla, ma a farla diventare oggetto di una  “chiacchierata”  fra amici.

Una “lettura partecipata”, ecco, sì.

La foto è stata scattata il 7 luglio 1956, in occasione dell’inaugurazione della nave  “Isola di Ponza” sulla linea Anzio – Ponza.

La  tratta Anzio-Ponza aveva avuto precedenti. Come ha documentato Gennaro Di Fazio nell’incontro in cui ha illustrato le linee di comunicazioni per le isole ponziane dai Borbone alla SPAN – leggi qui -, già dal 1923 le isole avevano avuto rapporti con Anzio. Ma soltanto come sosta intermedia perché il tragitto congiungeva Napoli con Anzio. Passando per le isole di Ponza, Ventotene, Ischia, Procida.

La linea Ponza – Anzio e ritorno fu istaurata nel 1950. Era stato ottenuto dal Commissario prefettizio Cesare  De Luca, insieme al vicepresidente della Pro-Loco Michele Regine. Ed era stato preparato da un incontro avuto nel giugno del 1949 da Amedeo Guarini con un parlamentare e uomo d’affari  Enzo Storoni. Un incontro fortuito, d’estate, al ristorante, fra il ristoratore e l’onorevole.

Il 1° luglio 1950 il lento piroscafo “Meta” effettuò il viaggio inaugurale.

Questa foto trova la sua ragione nel fatto che, da parte del parroco don Luigi Dies, c’è il dono al comandante della motonave di una statuina di san Silverio, da apporre nella sala comando.

Domina la figura di don Luigi, vuoi perché era lui l’officiante, vuoi perché rappresentava in quel periodo la personalità preminente: religiosa, culturale, politica. Sì, anche politica perché negli anni dal 1946 al 1952 le fazioni politiche si fronteggiavano. Destra e sinistra. La prima era capeggiata dal segretario politico della Democrazia Cristiana dott. Silverio Martinelli, la seconda dall’avvocato Luigi Sandolo. Sgominò questo quadro il dottore  Francesco Sandolo che vinse le elezioni nel  1952, con una lista civica, e dominò fino al 1975. Ma, ben presto, dismise la casacca civica e divenne il paladino della Democrazia Cristiana.

Don Luigi, che deteneva le chiavi dei sentimenti e delle menti dei suoi fedeli, fu un suo valido fiancheggiatore. Anche se non di facile consenso.

In questa foto il dottore Sandolo è in secondo piano, perchè la preminenza era religiosa, ma lui è in veste di primo cittadino.

Accanto al parroco c’è don Salvatore Tagliamonte, allora seminarista.

Si riconoscono Alberto Migliaccio (Barbetta ), che del turismo a Ponza fu un pioniere. Prima impiantò la trattoria “Cernia”, dove ora si trova il locale  “ La Risacca”, poi fu gestore dell’albergo “Torre dei Borboni” e poi costruì il suo albergo: il “Cernia”.

Molte vicende hanno attraversato la sua vita ma come “operatore turistico” fu fra i primi, tra i più lungimiranti e i più  signorili.

Altri operatori commerciali presenti sono Pasquale Scarpati e De Luca Veruccio (la bambina avanti a lui è la figlia Annamaria De Luca ).

Ciro Iacono è della scena e dietro appare il cappello militare del maresciallo dei Carabinieri Betronici (da molti ricordato per la sua familiarità).

Fanno da accoliti al parroco i ragazzi: uno con un mazzo di gladioli, mentre Silverio Di Fazio (oggi prelato negli Stati Uniti, ma ci viene a trovare per la festa di san Silverio) porta un cespo di rose (mi pare). L’altro, alle spalle, sono io.

Cos’altro “leggere”?

L’evento attirò l’attenzione perché c’è gente, e dovette avere importanza perché il vestiario dei preti è quello delle cerimonie, e anche la gente, a cominciare dai ragazzi, veste non casuale (forse era domenica?)

Il luogo è il molo Musco, dove adesso attraccano gli aliscafi, e allora approdavano le motonavi. E dove, seguiti da una curiosità sprovveduta e avida, scendevano i turisti.

Sono stati la gioia di noi Ponzesi in quegli anni. Hanno trasformato l’economia dell’isola, il suo assetto architettonico, quello produttivo, quello sociale. Quello antropologico è aggredito e sta per cedere. L’assetto politico, con le ultime votazioni amministrative, è nelle loro mani.

Segno evidente del passare del tempo e dei mutamenti che impone. Riusciamo a resistervi per un attimo, solo un attimo, se ci poniamo a guardare foto di questo tenore.

 

Francesco  De Luca