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Ah, le stelle! Non e’ vero ma ci credo…

di Gabriella Nardacci

 

Con molto piacere pubblichiamo questo articolo su “le stelle”, di augurio all’evento che sta per aver luogo a Ponza proprio oggi 20 luglio e domani 21. Per l’occasione chiediamo ancora a tutti i Lettori di Ponza racconta le loro storie sulle stelle: racconti sentiti dai vecchi, di quando le stelle erano tra i mezzi più importanti per orientarsi di notte, per i navigatori e i viandanti… Ma anche storie inventate, aneddoti e pensieri stimolati dalle stelle…

La Redazione

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Ho scritto questo articolo pensando alla vostra serata sulle stelle… Spero vi piaccia.

Gabriella

 

Come si fa a non rivolgere lo sguardo a un cielo stellato quando abbiamo voglia di stare un po’ a sognare ad occhi aperti e quando il paesaggio ci chiama per farsi guardare? Momenti di raccoglimento e a volte anche di preghiera dove l’alzare gli occhi al cielo è sperare che la preghiera venga ascoltata, e laddove questa sembra non giungere, allora ci si ferma alle stelle chiedendo loro di esaudire i desideri.

Eccoci ad interrogarle, a confidare in loro, a raccontare loro i nostri più intimi segreti. Noi le guardiamo e loro si specchiano nei nostri occhi e pensiamo che meglio di noi esse conoscono il mondo e tutto ciò che è sospeso tra la terra e il cielo fino al fondo degli oceani, così come conoscono gli uomini, nelle fughe come nei ritorni.

Nell’Enuma Anu Emil, documento scritto intorno al 900 a. C., composto da 70 tavolette, venivano messe in risalto le correlazioni tra i fenomeni celesti e i fatti relativi agli uomini.

Da qui appunto l’astrologia che dalla Mesopotamia arrivò in Grecia e incuriosì personaggi illustri come Tolomeo, che riprese in mano gli studi che Aristotele aveva iniziato.

Dall’antichità fino al XVIII secolo, l’astrologia è stata infatti considerata come una scienza e non si differenziava in modo sostanziale dall’astronomia.

Lungo sarebbe ricordare il percorso dall’antica astronomia – cui m’inchino con rispetto – fino ad oggi: dico solo che, con alterne vicende, l’Astrologia si è distinta dall’Astronomia, quest’ultima più scientifica e matematica della prima che invece è più filosofica e opinabile.

…Ma lascio agli astronomi e agli astrofili l’esposizione delle argomentazioni scientifiche e mi addentro in quelli che sono invece argomenti più “leggeri”.

 

Le stelle… Quanti modi di dire con questa parola così luminosa!

‘Andare alle stelle’, ‘arrivare alle stelle’, ‘dalle stelle alle stalle’, ‘essere la buona stella di qualcuno’, ‘nascere sotto una buona stella’, ‘seguire la stella’, ‘vedere le stelle’, ‘per aspera ad astra’

Perfino la parola ‘desiderare’ deriva da esse… De sidera… dalle formule degli Áuguri romani: avvertire la mancanza delle stelle (sidera) e perciò sentire la mancanza di…

E in quanti rimandi sono implicate le stelle!

Nelle filastrocche che si cantano ai bimbi quando sono piccoli…  Stella stellina, la notte s’avvicina, la fiamma traballa e la mucca è nella stalla…; nelle canzoni… Saranno migliaia quelle che parlano delle stelle! Nei giochi dell’infanzia: Uno, due, tre… Stella!; nelle vecchie pubblicità: Le stelle sono tante, milioni di milioni…

E’  vero che le stelle sono tante e che alcune sono raggruppate in costellazioni che sembrano raffigurare animali e personaggi, veri o mitologici…

Sono concatenazioni di pensieri, tra il fantastico e il reale, di cui ci ha parlato, da vero marinaio, Gianni Paglieri…

“ (…) Lentamente, una sera dopo l’altra, gli occhi perduti nell’immensità del cielo stellato, aveva dunque imparato a conoscere le stelle, le costellazioni ed i miti che le riguardavano e non le aveva mai dimenticate. Ogni volta che alzava lo sguardo verso il cielo, anche quando lo attraversavano nuvole veloci come pensieri, gli bastava un attimo per riconoscerle, ne sussurrava il nome ed il suo pensiero ricostruiva storie mai dimenticate e fantastiche.

Guardava la costellazione di Andromeda, la figlia del re Cefeo e della regina Cassiopea…  (…)

(…) Guardava il Grande Carro, prolungava la curva delle tre stelle del timone, Alioth, Mizar, Benetnash, e riconosceva Arturo, della costellazione di Boote, il guardiano dell’Orsa; poi riportava lo sguardo di nuovo al Gran Carro, alle due stelle posteriori Merak e Dubhe: le collegava idealmente e si allontanava verso Nord, cinque volte la loro distanza, fino a trovare la Stella Polare, che si chiama anche Tramontana, Fenicia, Magnete, Cinosaura, situata in prossimità del Polo Celeste. Osservando con il sestante l’altezza della stella Polare poteva calcolare con esattezza la latitudine della nave.

(…) …Ma la costellazione che preferiva era quella dell’Orione, la più importante di tutto il cielo: Orione, il cacciatore, il più bello dei mortali (…)

[Da un racconto di Gianni Paglieri: “Il Marinaio e le Stelle” , pubblicato sul sito (leggi qui [2])]

***

Le stelle… suddivise in dodici settori di 30 gradi ciascuno e in costellazioni chiamate “Costellazioni dello Zodiaco” che dal greco ζώον, zòon, “animale”, significa “cerchio di animali”, che sembrano formare una cintura che avvolge il sistema solare.

[3]

Rappresentazione dello Zodiaco in un mosaico del VI secolo nella sinagoga di Beit Alfa, oggi in Israele (Da Wikipedia)


Le suddivisioni dello Zodiaco sono costellazioni in astronomia e segni zodiacali in astrologia.

I loro nomi sono vecchi di migliaia di anni e suonano di assoluta suggestione nelle lingue originali che le varie culture hanno sviluppato… In italiano: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci… e dentro queste costellazioni ‘sembrano’ trovarsi i pianeti.

L’oroscopo è la rappresentazione grafica del cielo come si presenta quando nasce una persona.

Al giorno d’oggi, quasi tutti conoscono il proprio segno zodiacale e anche fra i più scettici ci sono coloro che, con un sorrisetto ironico, ‘buttano lo sguardo’ sul proprio oroscopo, dopo le notizie di politica o di cronaca, più o meno fiduciosi della bontà delle previsioni in esso contenute.

I contadini programmano i lavori agricoli osservando gli astri e questo accadeva già dall’antichità:

“…quando sorgono le Pleiadi, figlie di Atlante, incomincia la mietitura; l’aratura, invece, al loro tramonto. Queste sono nascoste per quaranta giorni e altrettante notti: poi, inoltrandosi l’anno, esse appaiono appena che si affili la falce”.

[Esiodo, Le opere e i giorni, VII sec. a. C.]

Ricorriamo alle stelle per ogni cosa e non finiamo mai di studiarle e interrogarle. Siamo riusciti ad avere con alcune di loro un appuntamento che è il 10 agosto e in quella notte romantica, a tutti, sono certa, viene da sperare in qualcosa di bello…

Come in ‘Stella cadente” di Trilussa:

.

Quanno me godo da la loggia mia

quele sere d’agosto tanto belle

ch’er celo troppo carico de stelle

se pija er lusso de buttalle via,

ad ognuna che casca penso spesso

a le speranze che se porta appresso.

 

Perchè la gente immagina sur serio

che chi se sbriga a chiede quarche cosa

finché la striscia resta luminosa,

la stella je soddisfa er desiderio;

ma, se se smorza prima, bonanotte:

la speranzella se ne va a fa’ fotte.

 (…)

 [Da Trilussa: Le poesie – Arnoldo Mondadori Editore – 1951]

 

Troppo ci sarebbe da dire ancora sulle stelle. Potrei addirittura azzardare un oroscopo per la giornata di oggi o parlarvi dei naviganti e del loro rapporto con le stelle. Forse in un’altra occasione, chissà…

 

Certo sul mare e su un’isola, dove c’è meno luce tutt’intorno, può essere uno spettacolo indimenticabile un cielo stellato, così come lo è in montagna.

Mi piace pensare che, chi ha l’opportunità di poterle osservare da queste postazioni, possa parlare ad esse per tutti, e chiedere a loro le risposte giuste.

 

Auguro a tutti una serata deliziosa in compagnia della volta stellata nell’incanto della vostra bella isola.

 

Gabriella Nardacci