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Cronaca o storia?

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di Franco De Luca

 

Non c’è intelletto istruito che non distingua storia da cronaca. Di solito, alla distinzione segue il giudizio, che si divarica: se si è interessati a quanto si impone nei fatti umani con una rilevanza che supera il momento contingente, allora si privilegia la storia. Essa è la depositaria “eterna” degli eventi e delle personalità connesse.

Se, diversamente, sono i fatti nella loro nuda dimensione temporale ad interessare, allora ci si attarda sulla cronaca. Questa menziona fatti e persone nella loro apparenza cruda. La cronaca non immortala, non cementa l’accaduto nel flusso dei fatti che il tempo dipana. Scorre via insignificante.

Tutto questo per dire cosa ? Tutto questo per sottolineare che è molto più onorevole operare per la storia che per la cronaca. E, se si conviene con questo, le vicende per cui Ponza è sui giornali quotidiani, danno a noi un risalto nella cronaca non certo nella storia.

Mi aspetto l’obiezione piccata: beh… è dalla cronaca che sortiscono, talora, i fatti storici. E dunque, se attendiamo un pò, questa cronaca ciarliera partorirà qualcosa che si insedierà nelle vicende come “storicamente importanti”.

Le critiche non possono essere ignorate perciò…  faccio spallucce e mi auguro che si esca dal chiacchiericcio, perchè essere presenti in questa cronaca qui… è deprimente.

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Francesco De Luca