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Qualche notizia sul FAI. I modi per votare “i luoghi del cuore”

a cura della Redazione di Ponza racconta

 

I ponzesi hanno scoperto il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), o meglio, lo conoscevano già, ma erano parient’ a’llasco, mentre ora che i rapporti si vanno stringendo vogliono saperne di più, come – per dire – si vuole essere informati  ‘a che famiglia appartiene’  il fidanzato di nostra sorella.

Ricorriamo quindi alle più attendibili fonti di informazione sul web per conoscerne innanzitutto la ragione.

È “una fondazione privata senza scopo di lucro e apolitica che si prefigge il restauro e l’apertura al pubblico di beni storici, artistici o naturalistici che riceve per donazione, eredità o comodato” (da Wikipedia). Dal 1975, anno della sua costituzione, “ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano” (fonte FAI).

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Tre piccoli spot pubblicitari dal sito ufficiale del FAI: http://www.fondoambiente.it/ [2] , liberamente assemblati

“La Fondazione nasce dall’idea di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto Croce, sul modello del National Trust britannico, creato nel 1895 al fine di preservare i beni artistici di quel paese. Nel 1975 Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli firmano l’atto costitutivo e lo statuto del FAI, con lo scopo di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale italiano”.

“Attualmente gestisce 30 beni storici, artistici o naturalistici in tutta Italia (lista aggiornata al 30 aprile 2011). Presidentessa è Ilaria Borletti Buitoni, in carica dal 2010″ (da Wikipedia, ibidem).

La storia della Fondazione, fin dalla sua costituzione, è ricca e interessante, variegata nella localizzazione geografica e nelle modalità del recupero. Le più importanti acquisizioni possono essere reperite su Wikipedia (leggi qui [3]).

Cfr. Allegato .pdf dei Beni gestiti dal FAI

Beni gestiti dal FAI (Da Wikipedia) [4]

“I luoghi del cuore” è un’iniziativa nata nel 2003, in collaborazione con l’istituto bancario Intesa- Sanpaolo che consiste nel censimento dei siti più cari agli italiani. Sono gli utenti stessi, infatti, a segnalare al FAI i luoghi a cui sono più legati, usando il sito relativo: http://www.iluoghidelcuore.it/ [5]

Lo scopo principale è quello di sensibilizzare la popolazione al valore del patrimonio artistico e naturalistico italiano. Grazie a questo censimento il FAI può inoltre segnalare agli enti competenti i siti che necessitano di una maggior tutela permettendo così di preservarli nel tempo.
La prima edizione è del 2003 e dal 2006 acquista una cadenza biennale che permette di valutare più attentamente e valorizzare le segnalazioni degli utenti. Da quell’anno inoltre si decide di assegnare un tema ad ogni singola edizione: i “Luoghi di Natura” è infatti il tema della terza edizione che riceve ben 120.960 segnalazioni” (fonte Wikipedia).

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La decisione di affidare al FAI la tutele del nostro amato Faro della Guardia è sembrata ai più, e anche ai Redattori di questo sito, un passo naturale, per i motivi già esposti in precedenti articoli (leggi qui [7]).

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Per ottenere il risultato di accumulare il maggior numero possibile di segnalazioni al FAI, sono previste tre modalità:

  1. l’accesso via internet al sito FAI – i luoghi del cuore  –  http://www.iluoghidelcuore.it/ [5]  e la segnalazione secondo le modalità esposte; in alternativa, secondo le modalità esposte step-by-step nel riquadro in alto a destra sul frontespizio del nostro sito.
  2. La compilazione delle cartoline predisposte all’occorrenza e reperibili presso le sedi della Banca Intesa-Sanpaolo da compilare con il bene che si intende segnalare e le proprie generalità (con indirizzo e-mail), da indirizzare al FAI (senza affrancare).
  3. L’adesione all’iniziativa fornendo i dati di cui sopra nelle sedi (nell’isola e altrove: punti FAI, pro-loco, ristoranti, reception degli alberghi, imbarchi delle navi) in cui predisporremo la raccolta firme.

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Faro della Guardia. La stradina di accesso al faro (particolare)

Pensiamo di operare in sinergia con l’amministrazione comunale cui abbiamo partecipato il progetto e le aspettative che tutta la gente di Ponza ripone in esso, sia come fatto in sé – il Faro della Guardia è nel cuore di ogni ponzese – che come simbolo della rinascita dell’isola.

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La Redazione di Ponza racconta