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Gli uccelli

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di Marco Cianfanelli

 Per altri articoli sul tema, digita in CERCA NEL SITO: Stazione Ornitologica Ponzese

 

Ricevo nel mio studio veterinario a Genzano (RM) un cliente-amico di lunga data che mi porta un suo gattone rosso con una ferita infetta in testa.

Ci siamo visti a intermittenza, durante questi anni; ha molti gatti e tempo fa anche un cane e qualche volta ha avuto bisogno di me, anche se lui stesso è medico.

Mentre disinfetto e medico il micio, facciamo quattro chiacchiere; so della sua vita per piccoli accenni sporadici…

Mi parla con il consueto entusiasmo della sua nuova esperienza, pseudo-giornalistica, stavolta; di un sito su Ponza che ha messo su con dei suoi amici, e subito troviamo un terreno comune…  Mi chiede se ho esperienza con gli uccelli, perché lui ha frequentato recentemente i ragazzi di un gruppo Ornitologico che stanno facendo dei rilievi scientifici proprio a Ponza.

Certo che ne tratto di uccelli! …Me li portano quelli della Guardia Forestale o anche privati cittadini, che li trovano per terra feriti; per alcuni non c’è più niente da fare…

Parliamo un po’ dei problemi che può porre l’anestesia, in questi piccoli animali – lui è stato anche anestesista – e gli mostro delle radiografie di una poiana  che ho trattato di recente…

Me l’avevano portata stavolta le Guardie Forestali.

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L’animale (Buteo buteo – Fam Accipitridae) ha una brutta frattura scomposta dell’ala e parecchi pallini di piombo sparsi nel corpo…

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 Stesso caso, dopo l’osteosintesi

Nella mia esperienza, anche dopo una buona riduzione, le fratture degli uccelli consolidano con un callo osseo eccedente, che spesso ingloba la guaina tendinea e/o gli stessi tendini e rende il recupero funzionale non completo.

Commentavamo con Sandro – abituato all’analogo umano – l’impressionante similarità della struttura ossea: sono perfettamente riconoscibili l’omero, il radio e l’ulna e quello che è il metacarpo umano, che qui si sfiocca nella struttura di sostegno delle penne. E c’è ancora chi pensa essere l’uomo “il re del creato”, non un punto, avanzato quanto si vuole, della lunga catena dell’evoluzione!

Comunque la si veda è una brutta storia, questa degli uccelli impallinati…

A parte che questi rapaci sono specie protette e a rischio di estinzione, non sono nemmeno commestibili, il che rende ancora meno motivate queste uccisioni.

Parliamo ancora con il mio amico della bellezza del loro volo… Mi dice di aver visto dei gabbiani quasi fermi a mezz’aria, di taglio in un forte vento di ponente sul piazzale di Chiaia di Luna…  Chiaia di Luna? Mi chiede se sono mai stato a Ponza… Sì, da piccolo; ne ho un vago ricordo… Ma sul volo posso capirlo… Per anni ho praticato il volo col deltaplano sia a motore che a volo libero nonchè con il parapendio; e quando posso vado ancora ‘a volare’. Da veterinario e da deltaplanista gli uccelli rappresentano per me la perfezione della forma e della tecnica. E mi dà dolore pensare al loro volo perfetto interrotto da una scarica di pallini, al loro precipitare improvviso e  incredulo.

Una fucilata di qualcuno che non ha mai immaginato di volare, nemmeno con la mente…

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Marco Cianfanelli

 

Qui di seguito  (proposto dalla Redazione) un video da YouTube. Franco Battiato: ‘Gli Uccelli’, dall’album “La voce del padrone”; del 1981