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Canti Strozzati

[1]

di Tommaso Lamonica

 

L’uccisione dei falchi pecchiaioli per scongiurare l’infedeltà coniugale..! – leggi qui [2] – Io ho sempre saputo che Giove si mutò in cigno per sedurre la bellissima Leda. Temevo quindi una mattanza di cigni, non di falchi… Quei cacciatori balordi… dei poveri allocchi (tanto per stare in tema), con tutto il rispetto per gli allocchi (quelli veri, s’intende).

Ma ora vorrei proporre una bellissima poesia di Tommaso sull’argomento:

Silverio Lamonica

[3]

.

Canti Strozzati

Limpido cielo sovrasta

l’isola che i gabbiani

superstiti di nidi impervi

dominano planando dall’alto.

Son verdi i pochi campi

ma erompe sui colli

il giallo di ginestre e guastaccette.

Nel trascorrere del tempo

mutano colore le pareti

che strapiombano nel mare.

Stormi di uccelli son giunti

coi venti di primavera

e però non uno canta.

Micidiali trappole sparse ovunque

strozzano la loro voce gioiosa

appena si posano stanchi.

Anche le rondini volano

senza garrire

nere

in lutto

sull’ “Isola dei morti”.

 

Tommaso Lamonica

[da “L’ Isola di palma che s’inciela” – Tipolito Epomeo – Forio 1989]