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Risposte dei Candidati a Sindaco a otto domande della Redazione. Francesco Ferraiuolo

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Tempo fa, prima ancora che le liste fossero note, la Redazione aveva preparato alcune stringate domande – le stesse per tutti – da sottoporre ai Candidati sindaco. Le abbiamo tenute da parte fino a che le candidature non sono state presentate; quindi proposte ai Candidati e atteso…

Pubblichiamo ora, nell’ordine in cui ci pervengono, le relative risposte.

 

Domande

 

1 – Perché si è candidato a sindaco di Ponza?

 

2 – Come valuta l’operato della giunta uscente che è stata commissariata?

 

3- Verso quale direzione dovrebbe muoversi lo sviluppo dell’isola?

 

4 – Se è vero, come appare, che le casse comunali sono vuote (o in pesante dissesto), come intende rimpinguarle?

 

5 – Quali sono i punti fondamentali del suo programma elettorale?


6 – In che modo intende favorire il lavoro di tutti gli isolani e in particolar modo dei giovani?


7  – Come pensa di muoversi tra le varie limitazioni e divieti riguardanti il Demanio e Piano di Assetto Idrogeologico

 

8 – Quale è il suo sogno nel cassetto?

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Risponde Franco Ferraiolo, Candidato Sindaco e  Capolista di “Ponza nel cuore”

 

1 – Perché si è candidato a sindaco di Ponza?

1. La mia candidatura non nasce certo per desiderio di occupare una poltrona; non è certo per carrierismo o interessi personali che mi sono messo in gioco.

Nel momento in cui sono stato invitato, ho semplicemente messo a disposizione la mia esperienza politica ed amministrativa poiché mi sono reso conto che potevo rappresentare il collante giusto per unire forze alquanto rappresentative.

Quello attuale è un particolare ed eccezionale momento in cui il senso di responsabilità impone che tutti facciano la propria parte con spirito di servizio per liberare Ponza dalle paludi in cui è precipitata.

 

2 – Come valuta l’operato della giunta uscente che è stata commissariata?

2.  Non entro nel merito degli aspetti giudiziari perché ovviamente non mi compete.

Quello che posso notare è che Ponza ha subito una perdita di credibilità a tutti i livelli.

Al riguardo, sono assolutamente convinto che bisogna recuperare credito sul piano politico- amministrativo attraverso una gestione della cosa pubblica trasparente ed improntata alla legalità nonché attraverso il riallaccio di rapporti paritari e proficui con tutte le Istituzioni a livello provinciale, regionale e statale, che da qualche tempo sono stati piuttosto carenti.

In tal senso, sento di poter dire che la mia figura rappresenta, per storia personale e per rapporti istituzionali, una garanzia.

 

3 – Verso quale direzione dovrebbe muoversi lo sviluppo dell’isola?

3.  Ponza ha ancora importanti margini di sviluppo.

Una emergenza isolana è il drammatico spopolamento in atto, per fermare il quale dovranno farsi incentivazioni premianti la residenzialità e migliorare la qualità dei servizi.

Occorre decisamente intervenire fin da subito affinché sia invertita la tendenza, nel medio-lungo termine, con la messa in campo di un progetto di sviluppo socio-economico che vede come fondamentali i tre punti seguenti, per creare nuova occupazione per i giovani e le donne e nel contempo assicurare i necessari proventi per le casse comunali.

a)    l’ampliamento del porto di Ponza e nella realizzazione del porto turistico di Le Forna con la relativa loro gestione;

b)   la sistemazione dell’area ex-Samip (di cui, per sfatare finalmente leggende metropolitane, rivendico il principale merito dell’annessione al patrimonio comunale) e nella sua riconversione ad attività turistiche, sportive e ricreative (mediante un preliminare concorso internazionale di idee e nella realizzazione di quanto predetto, per esempio, attraverso una società formata dal Comune di Ponza, proprietario dell’area, che detenga il 51% delle azioni, e da un partner finanziatore scelto mediante pubblica gara, per il restante 49% delle azioni, a cui affidare la gestione);

c)    nell’avvio delle attività museali e bibliotecarie, nello sviluppo delle attività culturali e di recupero delle tradizioni, nella valorizzazione delle esistenze archeologiche e naturalistiche da fruire attraverso specifici percorsi ma anche storiche (pensiamo, ad esempio, ad un percorso all’interno della linea di demarcazione della colonia dei confinati politici durante il fascismo);

 

4 – Se è vero, come appare, che le casse comunali sono vuote (o in pesante dissesto), come intende rimpinguarle?

4.  Il problema principale è che con la riduzione delle risorse economiche pubbliche diventa oggi imperativo attingere ad altre entrate; questo vale per Ponza come per qualsiasi altro Comune.

Noi, grazie al turismo, abbiamo il vantaggio di essere un paese potenzialmente in grado di attingere a risorse tali da consentire il ripiano delle casse comunali e contemporaneamente offrire servizi migliori ai cittadini.

Bisogna, quindi, ottimizzare le risorse ed, inoltre, assicurare al Comune un’efficiente partecipazione nella gestione di attività importanti a livello economico come, ad esempio, quelle che si svolgono sul demanio marittimo, per garantire sicure entrate tali da invertire la tendenza negativa.

 

5 – Quali sono i punti fondamentali del suo programma elettorale?

5.  Ridurre il nostro programma in poche righe è difficile: noi abbiamo un esauriente programma che avremo cura di rendere più chiaro e trasparente possibile. I tre punti prima citati sono già essi un’importante base di partenza.

Essendo l’economia dell’Isola di Ponza basata prevalentemente sul turismo, molta considerazione sarà tenuta per la risorsa ambientale, che in questo caso si rivela assolutamente strategica.

Di ogni opera pubblica e privata sarà attentamente valutato l’impatto che potrà avere sull’ambiente ma altrettanta cura si avrà per evitare le varie forme di inquinamento.

In questo quadro, sarà, ad esempio, molto importante spostare la Centrale Elettrica, nei tempi più brevi possibili, in località “Monte Pagliaro” ed invogliare, mediante ogni possibile forma di incentivazione, la cittadinanza ad avvalersi dei sistemi alternativi di produzione di energia termica ed elettrica mediante lo sfruttamento della risorsa solare o eolica.

La stessa Amministrazione sarà d’esempio applicando ai propri edifici ed alle reti di illuminazione stradale i suddetti sistemi.

 

6 – In che modo intende favorire il lavoro di tutti gli isolani e in particolar modo dei giovani?

6. Sviluppando il progetto socio-economico prima delineato. Ma anche altre saranno fonti di lavoro. Ad esempio, essendo stata stoltamente rifiutata nel passato la condotta sottomarina, per quanto attiene l’approvvigionamento idrico, per evitare la dipendenza dalle fonti idriche della terraferma e dalle condizioni meteo-marine, spesso avverse, specialmente nel periodo invernale, si provvederà alla realizzazione di un impianto di dissalazione di ultima generazione, quanto meno ad integrazione al trasporto dell’acqua via mare. E ancora, particolare cura si avrà della sistemazione dei centri storici e dell’arredo urbano e floreale nonché alla minimizzazione delle problematiche del traffico veicolare da attuare anche mediante la realizzazione dei parcheggi nelle zone immediatamente a ridosso degli abitati densamente popolati. Bisogna evitare che il territorio isolano dia l’idea di un ambiente sparpagliato e sporco, con cantieri edili abbandonati o commistioni di attività di varia natura sparsi qua e là. Bisogna destinare un’area di sviluppo alle attività produttive dell’Isola che renda possibile, si pensi ad esempio ai pescatori, ai vari soggetti di avere un luogo dove depositare mezzi e materiali in maniera ordinata, con vantaggi economici per tutti, oltre che di immagine per l’Isola.

 

7 – Come pensa di muoversi tra le varie limitazioni e divieti riguardanti il Demanio e Piano di Assetto Idrogeologico

7. Noi abbiamo un grosso problema: il recupero della nostra vocazione turistica. Attualmente il territorio, non solo costiero, è in gran parte abbandonato o, peggio, non fruibile. E’ imperativo categorico non solo recuperare le zone turisticamente qualificanti come Chiaia di Luna, dove, credo, la soluzione migliore sia l’allargamento della sua superficie verso il mare per consentire sia una zona di rispetto, opportunamente piantumata con essenze arboree locali, per assicurare l’incolumità dei bagnanti dalla caduta dei sassi, sia un’adeguata zona per consentire agli stessi la balneabilità.

Ciò potrà esser consentito mediante la protezione della spiaggia con la realizzazione di barriere frangiflutti costruite in pietra locale a basso impatto ambientale, come è stato fatto anche in altre isole italiane (vedi, ad esempio, la vicina Ischia).

Ma penso anche, ad esempio a Cala Inferno, Cala Fonte o le Piscine naturali, tra i più bei posti dell’Isola, che devono essere assolutamente recuperate attraverso la messa in sicurezza e la facile accessibilità al mare.

Tante piccole discese al mare ci sono un po’ dappertutto e senza la loro sistemazione non si può ragionevolmente pensare ad uno sviluppo turistico omogeneo.

Essendo i predetti progetti particolarmente complessi ed onerosi, non sostenibili dalla cassa comunale, bisognerà, con forza, impostare in particolare con la Regione Lazio una “vertenza Ponza” per la soluzione delle problematiche dianzi prospettate, atteso che l’Isola rappresenta un importante e peculiare punto qualificante l’offerta turistica nel circuito regionale.

 

8 – Quale è il suo sogno nel cassetto

8. Il sogno non può che essere questo, in sintonia con le cose fin qui accennate: ridare a Ponza quella credibilità internazionale che sia in linea con la sua storia e con la sua incomparabile bellezza paesaggistica; sappiamo benissimo, ad esempio, che una Capri non ha nulla in più di noi sotto tanti aspetti.

È con questa visione, con l’orgoglio di sentirsi ponzesi, che dobbiamo lavorare uniti, amministrazione e cittadini.

Ed è questa visione, con questo orgoglio, in ultima analisi, che ho raccolto con entusiasmo, assieme ai miei amici di lista, l’impegno, difficile ma assolutamente realizzabile, di traghettare verso tempi migliori, Ponza, che deve tornare ad essere il fiore all’occhiello del Lazio e della comunità nazionale, come merita.

 

Francesco Ferraiuolo