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Le isole del Cinema. (1) – “La villeggiatura” di Marco Leto

di Luigi Viggiano

 Sul cinema, vedi anche l’articolo precedente. Leggi qui [1]

Il ‘Cinema’ è stato fortemente attratto dall’“idea di isola”, per la sua essenza, la metafora che contiene, l’idea di universo conchiuso, slegato dal resto del mondo e dalle regole che in esso vigono. Anche per quel “quid” di diversità e segreta follia che gli isolani di ogni parte del mondo hanno in comune tra loro.

In questo excursus cinematografico che ci accingiamo a pubblicare – proposto e condotto da “o’ Direttore” di ‘Visioni’ Luigi Viggiano attraverso i film che ha amato – molte diverse ‘isole del cinema’ verranno presentate. Ai Lettori identificare i tratti diversi e quelli comuni che esse presentano con la nostra…

La Redazione

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La Villeggiatura. Film di Marco Leto 


Durante il ventennio fascista, chi si opponeva al regime veniva perseguito e punito. Nel novembre del 1926, furono promulgate alcune leggi eccezionali sulla sicurezza dello Stato e venne riscoperto il confino di polizia per gli antifascisti, con Regio Decreto 1848/26 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Le commissioni provinciali per l’assegnazione del confino di polizia, spedirono nelle “isole maledette” e in varie località in terraferma migliaia di antifascisti [Per il saggio di Camilla Poesia, a titolo: “Il confino fascista- L’arma segreta del regime”: leggi qui [3]].

La violenza fisica e il confino coatto, applicati nei confronti degli antifascisti, durarono per quasi tutti gli anni del regime. Eppure questo argomento risulta quasi dimenticato, se paragonato al fenomeno della resistenza, che durò meno di due anni.  Le isole più note come colonie di confino fascista sono Pantelleria Ustica, Ventotene, Ponza, Lipari, le Tremiti.

Tra i diversi film che ne hanno trattato si segnala “La villeggiatura” di Marco Leto, con Milena Vukotic, John Steiner, Adolfo Celi, Adalberto Maria Merli. Il film è del 1973 e tratta appunto di un giovane professore universitario antifascista che negli anni trenta viene inviato al confino nell’isola di Ventotene.

 

Vedi qui dei brevi flash significativi del film caricati dall’Autore su YouTube:

http://www.youtube.com/watch?v=D1PGZyEBhbg [4]

 

Nel film il prof. Rossini (A. M. Merli) confinato sull’isola dialoga con un colto esponente del fascismo in camicia bianca. Duello di idee. Intanto, però, a contatto dei proletari comunisti suoi compagni di confino, Rossini colora di marxismo le sue idee liberali. Scritto con Lino Del Fra’ e Cecilia Mangini, è uno dei più notevoli film politici degli anni ’70.

Memorabile interpretazione di Adolfo Celi nella parte del commissario di polizia, presumibilmente ispirato al padre del regista. Rossini, il confinato di cultura, è un personaggio immaginario, ma rappresenta i 13 docenti universitari (su 2989) che rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime fascista e furono esonerati dall’incarico.

 

Luigi Viggiano

Le isole del Cinema. (1) – “La villeggiatura” di Marco Leto