di Vincenzo Ambrosino
Io non so se i ponzesi hanno compreso appieno il momento che stiamo vivendo e soprattutto se lo hanno capito i candidati che si preparano alle elezioni amministrative.
“Ci stanno, semplicemente, rivoltando come un calzino!”:
1. sono stati arrestati tre assessori e un sindaco;
2. hanno commissariato un Comune;
3. ci stanno dimostrando che tutte le attività economiche fin qui sviluppate dai ponzesi sono incompatibili con le leggi vigenti;
- pesca da riorganizzare secondo le leggi della Comunità che diventano sempre più pressanti e più difficili da rispettare;
- attività di noleggio e ormeggio barche con le concessioni messe in discussione dalla Commissaria e in attesa di giudizio della magistratura;
- l’edilizia praticamente bloccata;
- nuove normative sull’abitabilità che potranno creare grossi problemi per l’affitto estivo;
- il PAI ci comunica che il 90% del periplo dell’isola è interdetto e in questo periplo ci sono case, alberghi, attività economiche;
- non solo la vita economica è messa in crisi ma anche la stessa diffusa concezione di vita privata non è più compatibile con l’idea di isola che i governi nazionali e europei ci stanno imponendo e che noi stiamo subendo.
Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili dal dopoguerra!
Di solito, quando una comunità vede messa in dubbio la sua stessa sopravvivenza mette da parte gli egoismi e cerca di trovare la sua coesione: ma noi, con le nostre individuali velleità, stiamo dimostrando di non aver compreso la lezione che ci ha impartito e continuerà ad impartirci la Magistratura.
È successo nel dopoguerra, quando c’era da rifondare uno stato democratico, che si costituirono in tutti i comuni i comitati di liberazione nazionale. Ma successivamente anche negli anni del pericolo terrorista ci furono i governi di unità nazionale e oggi quello di MONTI è qualcosa di molto simile alla solidarieta’ nazionale.
Ma a Ponza non succede questo: non sono bastati gli arresti, l’arrivo del Commissario, la crisi morale, civile e domani quella economica per far riflettere i ponzesi che non è più possibile dividersi in questo modo.
Forse i Candidati non hanno compreso quali responsabilità andranno ad assumersi: bisognerà ripensare dalla base l’intero sistema economico-organizzativo della nostra isola e non si può farlo in un contesto di continua conflittualità.
Per vincere le elezioni, in questo contesto di divisione, i candidati saranno costretti a fare promesse, ad usare l’arma a doppio taglio della demagogia, ma tutto questo non li aiuterà a governare una volta eletti.
Gli eletti troveranno un bilancio in crisi, una macchina amministrativa inadeguata, un’inesistente organizzazione turistico-commerciale.
Con cinque liste chiunque vincerà:
- sarà minoranza nel paese,
- conseguirà una vittoria che non potrà creare la speranza del cambiamento; resteranno in piedi le barricate e le divisioni;
- al sindaco non sarà concesso il tempo per la ricostruzione; sarà pressato dalle opposizioni organizzate e dalle esigenze individuali degli operatori economici e tutto questo sotto lo sguardo vigile della Magistratura.
Solo l’unione darà forza ad una amministrazione, solo un vasto consenso darà al Sindaco l’autorevolezza di fare scelte anche difficili. Solo la consapevolezza degli errori del passato che sono di tutti, relativamente alle responsabilità pubbliche e private, potrà farci voltare pagina.
Ma questo voltare pagina comincia da oggi, dalle iniziative dei candidati nel mettere da parte le proprie ambizioni (che io dico poggiate sulla sabbia), per cominciare un dialogo serio e responsabile tra i vari gruppi.
Ho sempre affermato che la politica del cambiamento non si improvvisa, la si costruisce nel tempo, ma io mi accontenterei, oggi, di vedere atteggiamenti altruistici da parte dei candidati a Sindaco, uno sforzo di buona volontà nell’interesse vero di Ponza a cui tutti diciamo, a parole, di tenere.
Chiedo ai veri amici di Ponza di unirsi a questo appello alla responsabilità affinché si possa dare forza a chi veramente vuole lavorare per il bene dell’isola.
Vincenzo Ambrosino