Attualità

Appello

Riceviamo in Redazione da Luigi Pellegrini e pubblichiamo, anche con la speranza di comprendere meglio e saperne di più, grazie ai commenti e ai contributi esplicativi dei Lettori di Ponzaracconta

 

Appello a tutti quelli che vogliono dare una mano.

Il Comune di Ponza ha tempo fino al 7 marzo 2012 per presentare la domanda per richiedere un contributo alla Regione Lazio al fine di poter ristrutturare e/o recuperare un immobile esistente.

La concessione del contributo, che va da un minimo di Euro 50.000 ad un massimo di euro 900.000, è finalizzato all’ampliamento o all’avvio di servizi socio-assistenziali, al miglioramento degli standard qualitativi del servizio ed alla promozione di iniziative innovative.

Gli immobili possono essere sia di proprietà che in affitto o in comodato d’uso o altra forma di concessione o destinazione esclusiva di possesso e d’uso. Qualora il contratto non sia ancora stato formalizzato, può essere presentata una “lettera di intenti” sottoscritta dai soggetti interessati in cui sia espresso l’impegno alla sottoscrizione del contratto per la durata sopradescritta. Il contributo a carico della Regione è fissato al 90% dell’importo richiesto.

Da circa un mese, io Luigi Pellegrini ho presentato al Segretario Comunale (delegato ai servizi sociali) questo bando, compreso la domanda di contributo e la scheda del progetto (devono solo essere compilati).

Mi sono permesso di individuare e suggerire che il piano di sotto del poliambulatorio di Ponza, di proprietà del Comune potrebbe essere il sito ideale anche perché è giusto a metà strada tra Ponza sud e Ponza nord o se preferite tra Ponza porto e Ponza località Le Forna (ma andrebbe bene qualsiasi altro immobile).

Tutte le famiglie, tutti i ragazzi, tutti i giovani, tutti gli anziani e tutte le persone affette da patologie invalidanti possono trarre beneficio da un centro di socializzazione. Potremmo avere quindi uno spazio per un piccolo cinema, laboratori per apprendere l’arte, una piccola televisione di quartiere, un posto per far giocare i nostri figli, un posto per fare il Teatro.

Tutti questi progetti sono direttamente finanziati dal Piano di Zona al quale ha aderito il Comune di Ponza, ma siccome del ‘sociale’ non interessa niente a nessuno, chi di dovere non ha mai chiesto i soldi per attività di questo genere, alla fine i nostri soldi se li sono spartiti gli altri 8 Comuni del distretto Formia – Gaeta.

Come i 162.000 euro che dal 2005 spettano al Comune di Ponza per il centro diurno “Il Faro” e che ad oggi stanno fermi al Comune di Formia e nessuno ha il coraggio di firmare le rendicontazioni economiche. Sono soldi del popolo ponzese e di nessun

altro. E che devono essere utilizzati solo per migliorare i servizi socio-sanitari.

 

Queste le attività che dobbiamo avere e per le quali possono essere richiesti i contributi:

Centro ricreativo ed educativo

Servizio di assistenza domiciliare integrata

Centro Sociale per anziani (secondo loro a Ponza ce ne sono due. Dove?)

Centro Diurno (dal 1° gennaio è aperto solo grazie al volontariato)

Progetto Legge n. 162 (aiuti personalizzati a favore di portatori di handicap)

 

Nota – Tutti questi progetti danno lavoro e sicurezza. Alla luce di quanto su esposto e senza fare divisioni politiche (destra, sinistra, centro), territoriali (ponzesi, fornesi) e senza “uallera”, chiunque vuole dare una mano può contattarmi: – Luigi 3382814605 –, oppure venire al Centro Diurno, sempre se continuerà ad essere aperto.

Grazie.

Luigi Pellegrini

2 Comments

2 Comments

  1. Silverio Lamonica

    3 Febbraio 2012 at 16:04

    E’ il caso di sottoscrivere in massa l’appello di Luigi Pellegrini e tempestare di e-mail il sito del Comune di Ponza, dove – per il Commissario – l’unico problema urgente è la Centrale Elettrica!

  2. Vincenzo Ambrosino

    3 Febbraio 2012 at 17:52

    Regione. Recuperare immobili per servizi sociali – 25.11.2011

    Via libera dalla Giunta Polverini al finanziamento complessivo da 21,5 milioni di euro per potenziare l’offerta di strutture di accoglienza e assistenza sociale nel territorio del Lazio. Il provvedimento prevede l’approvazione di un bando rivolto a soggetti pubblici locali per interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente al fine di
    destinare gli immobili all’erogazione di servizi sociali.
    “La Regione Lazio, nonostante il momento di difficoltà economica, conferma la propria attenzione alle politiche sociali – dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – attraverso questo bando si potranno effettuare interventi di ristrutturazione edilizia per aumentare sul territorio l’offerta di strutture (case famiglia, centri di
    accoglienza, case di riposo) destinate alle fasce più deboli, come anziani, disabili, donne o minori in difficoltà, immigrati. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’offerta socio-assistenziale su tutto il territorio”.
    Le tipologie di intervento, indicate dal bando, dovranno riguardare manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi di restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
    “Si tratta – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte – di un investimento importante, rivolto alle Ipab, ai Comuni, ai consorzi di Comuni e agli enti associati di tutto il territorio del Lazio. Il finanziamento è concesso in forma di contributo in conto capitale nella misura massima del 90 per cento del progetto e comunque non oltre i 900 mila euro. Mentre la soglia minima è fissata a 50 mila euro di spesa. I soggetti interessati potranno presentare più di un progetto, indicando le priorità di intervento, ma saranno beneficiari di un solo finanziamento”.
    I progetti potranno essere presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sul Burl e saranno valutati e selezionati da una commissione ad hoc, che sarà presieduta dal direttore regionale alla Politiche sociali e alla Famiglia.

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