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Ancora sul Pronto Soccorso

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di Silverio Lamonica

 

A pagina 21 di “Latina Oggi”, data odierna, a proposito di Ponza, leggo “Odissea per un trasferimento – Colpito da malore rimane due ore sulla motovedetta in attesa di partire per l’ospedale”.  Si tratta di un sessantenne il quale aveva bisogno di una trasfusione di sangue. Forse non c’erano gli estremi della massima urgenza, per cui non è stata mobilitata l’eliambulanza. Fatto sta che il malcapitato, una volta imbarcato sulla motovedetta, ha atteso inutilmente due ore che il mezzo partisse. L’equipaggio della motovedetta, a detta dei familiari: “…Aspettava l’OK”. Domanda: “Chi doveva darlo, questo benedetto OK?”

Gentile Dottoressa Iadicicco, spero che Ella troverà uno spiraglio di tempo per chiedere chiarimenti a chi di dovere, su questa triste faccenda, tanto più – come apprendo sempre dal medesimo quotidiano – che il paziente, dopo due ore di inutile attesa, è stato riportato in ambulanza al poliambulatorio di Tre Venti.

Dottoressa Iadicicco, non pretendo che risponda a questo appello per iscritto su questo sito, così come non l’ho preteso, in precedenza, per un altro articolo analogo. Tuttavia mi affido – anzi ci affidiamo – alla Sua sensibilità di ottimo funzionario e servitore dello Stato.

Ora mi rivolgo ai miei concittadini già “in ebollizione” per le liste elettorali.

Ho letto con molto interesse l’ultimo articolo di Vincenzo Ambrosino, il quale, giustamente, fa appello all’unità dei ponzesi.

Condivido in pieno l’appello e suggerisco che al primo punto di un programma serio dev’esserci l’emergenza sanitaria: Pronto Soccorso efficace, telemedicina e, parallelamente, il problema igienico: fogne e rifiuti. E che il buon senso ci aiuti.

 

Silverio Lamonica