- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

L’avventura africana di Eugenio alla conquista dell’Impero (2)


di Antonio Usai

 Per la prefazione dell’Autore, leggi qui [1]

 

Eugenio, classe 1909, nacque in provincia di Nuoro. Il padre era capostazione delle Ferrovie Complementari della Sardegna e viveva con la famiglia nell’alloggio di servizio ubicato nello stesso edificio della stazione.

[2]

 Stazione delle Ferrovie Complementari della Sardegna di Gairo (NU): casa natale di Eugenio

Nel biennio 1927-29 conseguì l’idoneità nell’istruzione militare impartita dalla Milizia, dopo avere frequentato il prescritto corso e superato gli esami finali. Il Comando della 180^ Legione camicie nere di Cagliari, a fine corso, gli rilasciò l’attestato d’idoneità.

Il 1° ottobre del 1930, all’età di ventuno anni, fu chiamato alle armi e incorporato nel Battaglione Misto Genio della Sardegna – Compagnia telegrafisti – Stazione Colombaia di Ozieri. Partì in treno da Gairo per Macomer e, dopo una breve sosta, proseguì per Ozieri, dove rimase circa dieci mesi. In caserma fu impiegato nel reparto colombaia e lì nacque la sua passione per i piccioni viaggiatori. Durante il servizio militare ebbe modo di conoscere i paesi vicini, tra i quali Castelsardo e Perfugas.

L’undici luglio del 1931, fu aggregato al 46° Reggimento fanteria e trasferito alla Colombaia Militare di Cagliari, dove, fino al congedo, continuò ad occuparsi di piccioni viaggiatori. Il 19 dicembre dello stesso anno, terminato il servizio militare, Eugenio ottenne dal Comando militare la dichiarazione di avere tenuto buona condotta e di avere servito con fedeltà ed onore”; contemporaneamente, fu iscritto nel ruolo della “forza in congedo del Genio Telegrafisti del distretto militare di Cagliari” e fu collocato in congedo illimitato.

Al ritorno a casa lo attendeva un lungo periodo di disoccupazione, interrotto da brevi lavori occasionali nell’edilizia. Per tanti giovani meridionali, l’unica speranza di lavoro era rappresentata dalla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. La grande occasione per la Milizia si presentò quando intervenne con i suoi battaglioni nel conflitto in l’Etiopia, mobilitando, fra volontari di lunga ferma e volontari occasionali, circa 170 mila uomini.

Il 9 marzo del ’35 un ordine scritto del duce, nella veste di ministro delle forze armate, stabilì che tutti i volontari destinati all’Africa Orientale sarebbero stati inquadrati nelle formazioni della M.V.S.N.. Il 31 maggio, dopo la costituzione delle Divisioni CC.NN. XXIII Marzo (in ricordo della fondazione dei Fasci di Combattimento, nel 1919), XXVIII Ottobre (in ricordo della marcia su Roma, nel 1922) e 21 Aprile (anniversario della fondazione di Roma), fu ordinata la mobilitazione di una quarta Divisione, cui fu dato il nome 3 Gennaio (in memoria del discorso, tenuto da Mussolini alla camera nel 1925, considerata la data ufficiale d’inizio della dittatura fascista). Comandante della IV Divisione fu nominato il generale Traditi e, suo vice, il generale Tessitore. A fine anno fu costituita una quinta Divisione, la 1° Febbraio (in ricordo della costituzione della Milizia Volontaria, nel 1923) e, successivamente, una sesta, la Tevere, che raggruppava soltanto studenti universitari e invalidi di guerra.

 

Antonio Usai

(L’avventura africana di Eugenio alla conquista dell’Impero (2) – continua)