Attualità

Considerazioni sul Passato e sul Futuro

di Biagio Vitiello

 

Da qualche tempo, va in giro la storiella secondo cui Ponza, creata dal Signore troppo bella, Lo indusse, per riequilibrare quello che era stato il frutto del Suo entusiasmo, a dare forgia, come suoi abitatori, ai ‘Ponzesi’, dotandoli delle qualità più negative possibili quali l’egoismo, il menefreghismo, l’individualismo e l’opportunismo.

Ognuno si crogiola e sorride con aria di sufficienza nel sentire o riportare la predetta storiella, quasi che la cosa riguardasse solo gli altri e non se stessi.

Purtroppo non è così! La stragrande parte di noi isolani pratica quelle qualità negative ed è avvezza a parlare bene ed a razzolare male.

Tanti parlano di onestà, legalità, correttezza, ma, dimentichi, alle spalle hanno tante storie di abusivismi (di vario genere) e comportamenti discutibili sotto i vari profili, proprio in contrasto a quello che vagheggiano.

Per parlar chiaro, anch’io non sono stato esente da “peccati” e… ne ho fatto ammenda (e posto rimedio), anche se spesso sono stato accusato e perseguitato ingiustamente perché schierato contro un modo di amministrare, a cui non mi sono mai piegato o asservito.

Per acquisire credibilità, da parte di taluni sarebbe cosa buona e giusta fare un pubblico lavacro delle proprie colpe.

Dobbiamo avere consapevolezza che se la nostra Isola si trova nel deprecabile e precario stato attuale lo dobbiamo proprio alla caduta del nostro senso della comunità, conseguenza, specie in questi ultimi quindici anni, del modo rapace con cui ciascuno, esaltando quelle qualità negative sopra citate, ha tratto il proprio tornaconto, offerto dalle possibilità di guadagno derivanti dal turismo.

In ciò, sorretti dall’esempio che ci veniva dai nostri civici amministratori nei comportamenti pubblici e privati: il nostro specchio.

Ma la vita continua e… l’Isola deve andare avanti!

E non potrà farlo che con le risorse umane di cui dispone perché, comunque, a noi che ci viviamo per tutto l’anno, anche con sofferenza, e che qui abbiamo svolto e svolgeremo la nostra vicenda umana, per nostra convinta e libera scelta, incombe il primario obbligo di presidiarla.

Però non possiamo più improvvisare!

Bisognerà radicalmente cambiare registro e per andare avanti dobbiamo scegliere come amministratori, quindi, tra giovani e meno giovani, il meglio che abbiamo sotto il profilo della competenza, dell’esperienza e dei titoli culturali, che dell’onestà, della serietà e della moralità facciano il filo conduttore della loro azione.

Tra di noi queste persone ci sono e talune si sono formate in esperienze politico-amministrative importanti.

Il candidato a Sindaco dovrebbe avere in primis i requisiti sopra enunciati ed una forte connotazione di ineccepibile moralità; egli dovrebbe ispirare affidabilità ed avere la capacità riconosciuta di saper ascoltare e comprendere i problemi dei cittadini nonché di saper avere buoni rapporti con tutti gli interlocutori istituzionali ad ogni livello, sì da riabilitare il buon nome e l’immagine dell’Isola.

Inoltre, egli dovrebbe evitare di promettere… la luna ma presentare un programma fattibile, costituito da pochi ma essenziali punti, realizzando i quali si possano superare le attuali emergenze e gettare le basi per un sano e corretto sviluppo socio-economico dell’Isola.

Beninteso, ad evitare equivoci e malignità, non mi sto proponendo candidato ad alcunché, ma sarò ben lieto di dare la mia collaborazione per formare una buona lista ed un buon programma per le prossime elezioni amministrative.

 

Biagio Vitiello

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