di Franco De Luca
Quell’anno monsignor Dies, ’u paricchiano, aveva ideato un’‘Accademia’ incentrata sui ‘doni’ da presentare al Bambino Gesù. Era l’Umanità che rendeva omaggio al Bambinello e alla sua povertà facendo dono di ‘virtù’. Quali altri regali potevamo noi, bambini di Ponza, ardire offrire se non propositi di essere per il futuro speranze di bontà !
Il Bambinello ci attendeva nel grande palco allestito in chiesa. La Madonna aveva le sembianze di Angelina De Luca, san Giuseppe quelle di Ciccillo Costanzo e noi, vestiti da pastorelli, ci genuflettevamo, e ciascuno presentava la sua offerta di bontà. Cantavamo una canzone che il parroco ideò per quella occasione: Veniamo coi pastori.
Quell’anno, nella notte del 24 dicembre, sugli scogli delle Formiche naufragò una nave carica di ferraglia.
Fu un Natale contrastato. Nella cupola i canti, resi brillanti dal luccichìo delle luci e profumati di incenso inneggiavano alla gioia, e nei cuori dei Ponzesi il dolore dei morti affogati lancinava.
Ascolta qui: Veniamo coi pastori (con coro)
Francesco De Luca