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Le prossime elezioni amministrative a Ponza: proviamo a parlarne

[1]di Gennaro Di Fazio

Sulla delicata questione in cui versa l’amministrazione comunale di Ponza, noto con rammarico che c’è ancora troppo poco dibattito su “ponzaracconta”; spero ce ne sia di più sull’Isola. Ma da quello che mi dicono anche a Ponza si discute poco e quel poco che si fa è svolto nei  soliti circoli chiusi e comunque senza partecipazione e  senza interesse da parte della popolazione.

Ma in fin dei conti di che cosa bisogna parlare? Delle solite liste, dell’eventuale sindaco, degli interessi di qualcuno o di qualche categoria o peggio delle solite false promesse o dei sogni proibiti. A Ponza, come del resto in Italia, mancano i partiti, mancano le ideologie e oserei dire anche le idee; tutto è azionato dall’economia o da qualche capo popolo che sa ammaliare le coscienze degli uomini che cercano invano un rifugio alla squallore di una vita sempre più silente nelle emozioni.

Il futuro di una popolazione non si costruisce all’interno dei salotti buoni o con la scure giudiziaria. Il suo futuro va costruito giorno dopo giorno badando al coordinamento delle parti e alla difesa della parte o del singolo di turno massacrato  dall’arroganza e/o dalla prepotenza degli eventi, con senso di comunità da parte di tutti, e se ciò  non avviene, come spesso succede in questa società edonistica ed egoista, è necessario  il supporto istituzionale e morale  di un’Amministrazione che abbia peraltro anche la capacità di dare una dritta allo scorrere degli eventi.

Troppi soldi per troppe poche persone, è questo ciò che è successo a Ponza negli ultimi decenni con successivi sbandamento sociale ed in parte morale. Non è certo mia intenzione impartire lezione di etica a nessuno, è solo un’amara riflessione allo stato delle cose ed una spinta al dibattito ancora troppo opaco e lento. Ma allora a questo punto cosa bisogna fare? Intanto cominciare a capire quali sono le esigenze della popolazione durante tutto l’arco dell’anno, poi analizzare le problematiche dei vari settori nonché delle varie fasce d’età quindi definire le priorità e affrontare le questioni sociali a tutto campo. Non so chi riuscirà in questo delicato compito, certo è che se si continua nel silenzio, ci saranno i soliti intrighi politici e i soliti appelli populistici dell’ultim’ora che stimoleranno le emozioni attese e faranno vinceranno o i soliti pescecani o l’incapace di turno, senza aver ancora una volta risolta la questione sociale dell’isola che in quanto tale riguarda tutti nel presente e gli altri, i giovani e i figli, nel futuro.

Gennaro  Di Fazio