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Problemi giovanili

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di Silverio Lamonica

 

La stampa di oggi (19/10) riporta due fatti alquanto sconcertanti, tanto più che riguardano due nostri ragazzi: uno ha confessato di aver incendiato la collina della Montagnella a Le Forna, qualche giorno fa (Messaggero Latina pag. 36: “Piromane per soldi, arrestato un volontario” e  Latina Oggi “Incendi, volontario arrestato pag. 35). L’altro sembra che abbia preso parte attiva a mettere in grave subbuglio la capitale (Latina Oggi pag. 34: “Scontri di Roma, un ponzese tra i denunciati a piede libero”).

Ho sottolineato volutamente “nostri ragazzi” perché fanno parte della nostra comunità, la quale, appunto perché vive in un’isola, dovrebbe sentirsi più unita e coesa. Indubbiamente il “disagio giovanile” è un fenomeno planetario, più che nazionale, ma io sono del parere che in una piccola comunità si dovrebbero trovare più facilmente gli “anticorpi” per arginare il fenomeno.

Speriamo che i due casi non rappresentino la punta di un iceberg (anche se due casi, per una piccola comunità come la nostra, rappresenta una percentuale che dovrebbe destare qualche allarme). Fatto sta che diventa sempre più difficile per i giovani vivere in quest’isola, dove, al di fuori della scuola (la cui struttura si va progressivamente depauperando con il decremento demografico), non c’è molto, anche se anni fa vennero realizzate alcune strutture, come il campo di calcio e la “tensostruttura” a Le Forna, che avrebbero dovuto consentire lo svolgimento di sane attività sportive e ricreative. Io sono a conoscenza che c’è una banda musicale, una squadra di calcio, e forse una squadra di palla a canestro. Ebbene, bisogna partire da queste: occorre potenziarle destinando risorse.

Spendiamo molto per le feste patronali – ed è buona cosa, perché le tradizioni vanno mantenute: fanno parte del nostro bagaglio culturale – ma nello stesso tempo dobbiamo trovare le risorse opportune per potenziare, almeno, quelle tre iniziative che ho appena elencato.

E poi la scuola: anche se ridotta quasi ai minimi termini, in nome del risanamento del bilancio nazionale, può fare moltissimo per i giovani, soprattutto con progetti ben finalizzati e anche su questo versante occorrono altre risorse; forse il progetto più urgente da mettere sul tappeto dovrebbe essere il seguente: rinverdiamo l’isola, coinvolgendo come sponsor i vari vivai della provincia (ma questa materia è bene che la tratti il Collegio dei Docenti dell’Istituto Pisacane).

Ciò che dico può sembrare una chimera, specie in un momento in cui c’è al Comune una gestione commissariale. Ma tutti noi che costantemente (o quasi) ci identifichiamo e ci confrontiamo su questo “portale multimediale”, se siamo persone serie, possiamo e dobbiamo trovare le modalità per fare qualcosa di concreto, prima che sia troppo tardi.

 

Silverio Lamonica

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