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Passioni botaniche ponzesi (9)

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Note di metà settembre.

 

di Sandro Russo

 

…È  fenùt’ … è f’nut’..! Se so’ rutt’i tiempe. …È  f’nùt’…

E ancora: – Iatevénne! Nun vulimm’ fatica’ cchiuù! – diceva in altri tempi Amedeo in mezzo alla piazza, a voce alta, dai tavoli del suo ristorante l’Aragosta. Cominciava a dirlo a volte già da metà agosto, ai primi temporali di  fine estate, scrutando il cielo e il mare. Poi ancora, ai primi di settembre, incurante dei pochi turisti che ancora scendevano dai piroscafi dal continente, per agguantare gli ultimi scampoli d’estate: – …È  f’nùt’ …Chi ha avut’ ‘avut’ avut’!

Sono frasi che ancora si sentono in giro per l’isola, a distanza di anni, ma l’ideatore di quello stato d’animo di sazietà o di vera nausea per l’affollamento estivo – anche se relativo, a quei tempi – fu appunto Amedeo.

Significava per gli isolani la riappropriazione dell’isola, dei suoi tempi lenti e pensierosi, dopo la frenesia dell’estate.

Dismessa la vocazione turistica – molto tiepida in verità ai tempi in cui ero ragazzino io, ma divenuta in seguito preponderante – ritorna prepotente la passione per la campagna… Le cantine cominciano a prepararsi per i riti della vendemmia; gli orti danno gli ultimi prodotti retaggio dell’estate… Dei pomodori sono ancora appesi ai rami più alti delle piante ‘incannate’; ma poca roba, rispetto alla ricchezza di fine estate.

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I buttiglie’i’  pummadore’ sono già state fatte. Ci sono ancora le ultime melanzane e i peperoncini verdi: ’i puparuliéll’ o friariell’ che non sono i broccoletti napoletani, ma i peperoncini piccoli e verdi da fare fritti.

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Per quanto riguarda i fiori, negli orti le ultime zinnie, ma soprattutto è la stagione d’u’ giglie ’i Santacandida.

Il fiore – secondo l’uso isolano di dare i nomi a seconda della festività religiosa che cade in corrispondenza della fioritura – è Amaryllis belladonna (Fam. Amaryllidaceae). Le festività è quella di S. Candida – la santa patrona di Ventotene – del 20 settembre.

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Il genere Amaryllis è originario dell’Africa del Sud e non deve essere confuso con Hippeastrum, un genere di origine sudamericana, meno rustico e con fiori che si sviluppano insieme con il fogliame.  Amaryllis belladonna dà il fiore prima dell’emissione delle foglie. A questa caratteristica è dovuto il nome comune ‘Femmina nuda’ (non diffuso però a Ponza). Il fogliame cresce durante l’autunno e l’inverno ed è indispensabile per l’ingrossamento dei bulbi e la fioritura nella successiva stagione. Al momento della fioritura però il fogliame è seccato e i fiori nascono direttamente dall’apice dei bulbi, a volte anche scoperti dalla terra.

 I bulbi come altre parti della pianta sono velenosi, per il contenuto in alcaloidi, che provocano vomito, diarrea, tremori e convulsioni, negli animali o nell’uomo; gli animali selvatici evitano infatti di mangiarli.

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In questa stagione, tra i discorsi prevalenti degli isolani, che si ascoltano per strada, ci sono i consuntivi della stagione turistica ‘agli sgoccioli’ o appena passata, a seconda che il tempo sia ancora buono o che ‘i tempi si siano già ‘rotti’. Si intrecciano analisi quanto mai discordanti sugli esiti della stagione; sui flussi turistici, cause ed effetti; percentuali e citazioni dai giornali. Ma la materia è sfuggente, la lamentazione d’obbligo e il futuro incerto.

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Meglio allora parlare – e sentir parlare – della vendemmia, dell’uva che quest’anno è proprio bella; della propria cantina che è lustra e pronta ad ospitare il vino nuovo…

L’anno sull’isola termina veramente con la fine del turismo e con la vendemmia. Due ricorrenze – del nuovo e del vecchio calendario – per una volta convergenti ad indicare che è tempo di voltar pagina.

 

Sandro Russo

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