di Giuseppe Mazzella
Cento anni! Un traguardo invidiabile per uno che è vissuto una vita intera spesa nel lavoro e che lavoro, quello di pescatore! Cento anni di impegno diviso tra pesca e famiglia, con uno stile schivo e silenzioso. Ogni giorno che andava aggiungendo agli altri e per il quale ha sempre ringraziato Dio anche nei momenti più tristi, come quelli vissuti alla scomparsa della moglie nel 1993 o del fratello. E’ questo l’invidiabile record raggiunto da Costantino Vitiello il 29 agosto scorso, quando a Cala Caparra un’intera frazione dell’isola e non solo, si è unita attorno al grande vecchio per festeggiare gioiosamente il suo centesimo genetliaco.
Moltissimi sono accorsi sulla piazza di Calacaparra da poco inaugurata e pavesata di bandiere, per assistere innanzitutto alla celebrazione della Santa Messa officiata da Padre Salvatore. In prima fila il festeggiato, attorniato dai suoi 7 figli, 12 nipoti e 8 pronipoti. Alle parole di Padre Salvatore di augurio e di felicitazioni per una vita spesa bene, il festeggiato è stato accompagnato sul piccolo palco sul quale ha preso la parola Ernesto Prudente, appassionato cultore di memorie isolane, che ne ha disegnato un lungo profilo, recuperando episodi salienti e curiosi. Una vita già nota in molti dettagli grazie anche all’opera divulgativa di suo figlio Sandro che da anni sul Blog La Casa dei Sacco racconta e celebra la straordinaria e operosa vita del padre. Mirella Romano, maestra di due generazioni di isolani, ha letto poi una sua composizione in dialetto ponzese soffermandosi sulla durezza del mestiere di pescatore, un destino che soli uomini forti e probi possono praticare senza esserne travolti.
Al saluto espresso dalle istituzioni, Maria Pagano, assessore al turismo, e Maria Bonaria Mazzella, presidente della Pro Loco, sono seguiti i regali dei nipoti, tra i quali una perfetta copia della sua ultima imbarcazione che Costantino ha tenuto con affetto tra le mani ed ha sfiorato con lo sguardo sognante per lunghi minuti. Nei suoi occhi sono passati in un lampo pescate eccezionali, viaggi in terre lontane, ricordi ancora vividi nella sua memoria prodigiosa. Agli omaggi personali che i suoi calacaparresi si sono accalcati a porgere, ha risposto con prontezza e vivacità giovanile, così come giovane e limpido conserva ancora lo sguardo. Costantino, sopraffatto dall’emozione, ha pronunciato solo poche frasi con cui ha ringraziato tutti dell’affetto che gli veniva manifestato.
Un buffet ricco di leccornie locali, culminante nella torta del centenario realizzata dalla nipote Leandra, hanno completato i festeggiamenti ai quali si sono uniti anche moltissimi turisti in vacanza.
Quello che è apparso veramente notevole ed ha caratterizzato solennemente la serata oltre alla gioiosa partecipazione, è stato recuperare il senso di appartenenza ad una storia e ad un’identità che il tempo sembrava aver appannato, ma che la personalità forte e allo stesso tempo mite di Costantino ha saputo risvegliare. Un uomo di mare tutto d’un pezzo, forte e generoso, simbolo per tutti noi di legittimo orgoglio per una dignità di cui riappropriarci per vivere meglio l’epoca di grande malessere che stiamo attraversando.
Giuseppe Mazzella