Umberto Berrino. La luna a Palmarola
Leggi qui l’articolo di presentazione della Mostra
di Sandro Russo
Strettamente legate a Ponza e al mare, queste creazioni artistiche; intrecciate, ordite con i legni che il mare e il tempo hanno restituito dopo averci lavorato sopra, e che Berrino ha raccolto, mettendoci di suo la pittura e il contesto.
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Storia affascinante, quella degli oggetti che entrano a far parte delle opere d’arte. Ne abbiamo esperienza e ci facciamo attenzione dai tempi in cui seguivano le creazioni di un amico, che componeva sculture di piccole e medie dimensioni, fatte di sassi. Li raccoglieva sulle spiagge di un’isola tropicale. Diceva, Paolo, che tra i tanti oggetti che trovava a riva – sassi, conchiglie, pezzi di legno – alcuni ‘lo chiamavano’; sembravano distinguersi dalla massa informe degli altri e come ‘lampeggiare’ perché si accorgesse di loro. Al di là del suo colorito parlare, intendeva che alcune forme/oggetti smuovono echi, assonanze, memorie del profondo, che pretendono di essere rappresentate. Chiediamo a Umberto Berrino un suo parere su questo stato d’animo e singolarmente ci risponde quasi con le stesse parole.
Questi legni li abbiamo visti su alcune spiagge dell’isola, dove il mare sembra raccogliere di preferenza gli oggetti che ha scelto. A Palmarola, sulla spiaggia di ghiaia e sassi, la più piccola delle due sotto lo scoglio di S. Silverio; a Chiaia di Luna dopo certe mareggiate di ponente; alla ‘scarrupatella’, tra il Faro della Guardia e la punta del Fieno. Su quest’ultima un altro amico è uso raccogliere i tesori che il mare ha buttato sulle rocce, per farne usi fantasiosi [Vedi e leggi su “O”, a questo link].
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Allora ci sembra di poter accostare questa ricerca che fanno per noi ‘gli artisti’, al nostro pigro girovagare per il mondo.
Ogni tanto, come su spiagge di relitti, qualcosa – un’immagine, un’atmosfera – attrae la nostra svogliata attenzione. Ci fermiamo per un attimo e diciamo: – È bello… Mi piace! Non sappiamo perché, ma qualcosa laggiù, nel profondo, ha scelto per noi.
Sandro Russo
Umberto Berrino. Altarino