di Michele Rispoli
Ci sono più barche da noleggio, comode e più grandi; ci sono più navi militari che occupano la quasi totalità del ‘molo Musco’.
La flotta delle lampare si è ridotta a due unità. Sono aumentate le barche da traffico o di linea per Palmarola, ecc… che prima erano da pesca.
Come sopravvivere?
Una soluzione, a mio modo di vedere, potrebbe essere:
– realizzare il sogno di molti sindaci, incapaci: un attracco a Le Forna;
E insieme:
– all’esterno del porto, in luogo detto Marinella o sotto al Macello (ex Mattatoio), tra la scogliera e lo scoglio della Torre, realizzare la darsena militare, dove ricoverare e far operare l’intera flotta militare. Le tre caserme, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria, hanno tutte l’accesso diretto alla zona.
Tale soluzione permetterebbe di avere il molo Musco libero e magari destinarlo all’ormeggio dei natanti superiori a m. 20, non ormeggiabili ai pontili, e almeno in questo caso, a gestione comunale.
Con grandi barche ormeggiate, il molo Musco diventerebbe una passerella unica, come era una volta.
Cosa ne pensano i lettori e gli amici di Ponza Racconta?
Michele Rispoli