Mare-letteratura

Da “Oceano Mare”

proposto da Gabriella Nardacci

 

“…Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo, non conosceva stanchezza, non conosceva clemenza.

Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco.

Non lo spegni il mare, quando brucia la notte…”.

 

da ‘Oceano mare’ di Alessandro Baricco (1993)

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