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Vocaboli marinareschidi Ernesto Prudente
– Segue lettera C
Crape – capra s.f. Detto anche capria. Congegno manuale idoneo ad alzare grossi pesi. (vedi anche aneddoto: Crape … e la scommessa del vino)Crapestère – sughero s.f. Si dà questo nome al sughero che si annoda, a pochi metri dalla nassa, alla corda che la tiene legata. Serve per tenere teso l’ultimo tratto del calemiénte in modo Cròcche– uncino s.m. Gancio, raffio, mezzo marinaio. Cronòmetre– cronometro s.m. Orologio di assoluta precisione, sistemato in una cassetta con sospensione cardanica che le navi che escono dal Mediterraneo hanno l’obbligo di Crucètte– crocetta s.f. Telaio in legno rinforzato con barre di ferro che è posto su ciascuno albero dei velieri che i marinai sfruttano quando sono chiamati a lavorare alle vele. Cruciére– crociera s.f. Termine usato nella marina da diporto per indicare viaggi di piacere. Cùbbìje– cubia s.f. Ciascuno dei buchi praticati a prua delle navi per il passaggio delle catene attaccate alle ancore. Si possono chiamare anche occhi di cubia (uocchje i cubbije). Cuccètte– cuccetta s.f. Piccolo letto fissato alle strutture della nave. Cucèlle– modano s.f. Attrezzo di legno con le estremità divise in due parti, come una chele, dove viene infilato il filo di cotone per sarcire, tessere o rammendare le reti. Cumandate– comandata s.f. E’ il composto di uomini destinati ad effettuare i lavori di manutenzione all’interno e all’esterno della nave. Cumannante– comandante s.m. Anche capitano, serve per designare la persona che comanda la nave. Cumanne– commando, s.m. Cordicella fatta a mano con filacci di canapa incatramati. Serve per fasciare corde, per legature provvisorie, per fare baderne o paglietti. Cumanne– comando s.m. Comando, autorità. Cummannà– comandare v. Ordinare, dirigere, disporre, imporre. Cummeglià– coprire v. Proteggere, chiudere, tappare, nascondere. Cummissarje– commissario s.m. Ufficiale a cui è affidata la parte amministrativa della nave. Cumpartimènte– compartimento s.m. Ciascuna zona in cui è diviso il litorale per l’amministrazione del Demanio e della Marina mercantile. Il compartimento è comandato da un ufficiale Cumpartimènte stagne– compartimento stagno s.m. Spazio interno della nave circoscritto da porte stagne che, nella eventualità di una falla, deve limitare l’allagamento del natante. Cuncià– aggiustare v. Riparare, rattoppare, rabberciare, rammentare, sarcire. Cungégne– congegno s.m. Qualsiasi meccanismo di cui è dotata una imbarcazione. Cunnule– braca s.f. Cima che viene legata, a doppino, a prua di una imbarcazione a cui viene, poi, agganciato il paranco per tirarla a secco. Cuntagire– contagiro s.m. Strumento per indicare la velocità di rotazione di un qualsiasi propulsore. Cunumìje– bollitura s.f. Ribollire del mare dovuto alla presenza di pesci o a correnti marine. Cunvògle– convoglio s.m. Gruppo di imbarcazioni che navigano insieme. Cunzégne– consegna s.f. Custodia o, anche, il passaggio di ordini ricevuti. Cunzùme– consumo s.m. Logorio per l’uso delle attrezzature e dei macchinari. Cuocce– Capone s.m. Comunemente chiamato gallinella, triglia lucerna, degli scorpenidi. Pur non avendo una carnagione “rosea” riesce ad esprimere un sugo, per condire gli Cuolle– collo s.m. Giro completo di una cima intorno ad un oggetto. Con questo termine si designano anche le balle e le casse di merci da imbarcare. Cuoppe– coppo s.m. Retino, bertovello, attrezzo da pesca aperto a forma di borsa incastrato ad una pertica. Cuorcete– sugherello s.f. Galleggiante di forma diversa perché diverse sono le reti per le quali vanno usate. Cuorpe muorte– corpo morto s.m. Grossa ancora, o grosso peso, affondata con una certa lunghezza di catena che finisce con una cima alla cui estremità è legato un galleggiante. Ha Cupèrte– coperta s.f. Ponte superiore o principale della nave. Cuppià– Usare il retino v. Togliere il pesce dalla rete con il bertovello.Le lampare hanno “cuoppe” capaci di contenere oltre il quintale di pesce. Cuppulone– cavallone s.m. Ondata di enorme grandezza. Curallàre– corallaio s.m. Pescatore o venditore di corallo. Curalle– corallo s.m. Corallus rubrus, del gruppo entozoi. ( vedi anche storia correlata nella rubrica “Il mare”)Curdèlle– cordicella s.f. Cordame usato per l’armatura delle reti.Curnicule – attinia s.f. Celenterato marino, dotato di ventosa con la quale si attacca e si sposta sugli scogli. Una volta, ai tempi della mia fanciullezza, si staccavano dagli scogli e si Currènte– corrente s.f. Stabilito che il moto ondoso del mare si riferisce soltanto allo strato superficiale il cui spessore, però, non è stato ancora precisato mentre la parte posta in Curreture– corridoio s.m. Suddivisione longitudinale di una nave laterale alle cabine. Cursare– corsaro, s.m. Il corsaro è colui che, autorizzato dal proprio governo, preda le navi nemiche. Nu mariuole autorizzàte. Diverso dal pirata che agisce per proprio conto. Curtellàcce– coltellaccio s.m. Vela a forma di trapezio che si aggiungeva lateralmente alle altre vele. Vecchio e grosso coltello. Curunamiènte– coronamento s.m. Orlo superiore della estrema poppa. Curvè– corvè s.f. Lavoro a cui sono comandati i marinai per la pulizia della nave. Cuscenètte– cuscinetto s.m. Supporto metallico per eliminare gli attriti. Cusetore– cucitore s.m. Marinaio addetto alla cucitura delle vele. Si usava un grosso ago, ago zaffarane, che per spingerlo, al posto del ditale, si utilizzava il guardamano. Cuseture– cucitura s.f. Lavoro d’ago. Custère– costiera s.f. Fascia territoriale prospiciente il mare. Custià– costeggiare v. Navigare lungo la costa. Cuttèr– cutter s.m. Con questo termine, di natura inglese, si designava una barca a vela con un solo albero situato a proravia del centro. Cuttone– cotone s.m. Filo per la cucitura delle reti. Fine lettera CDal libro di Ernesto prudente “Vocabolario illustrato del dialetto parlato dai pescatori e dai marinai ponziani” Continua Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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