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U’ purp e i reali di Belgio

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sentita raccontare da Domenico Musco

Un personaggio a tutti noto di ‘abbasci’bbanchine’ era attratto in modo maniacale dal fondale immediatamente sotto il camminamento, che perlustrava tutto il giorno alla ricerca di pesci o meglio, di purp’ da ‘lanzare’ dalla banchina.

Erano i tempi in cui si vedevano spesso a Ponza, sbarcati dal loro yacht, Alberto II di Belgio e la moglie italiana, Paola di Liegi, devoti cattolici, che seguivano sempre la processione di S. Silverio e li si poteva vedere anche per strada. Ma sempre regnanti erano, per cui erano seguiti a discreta distanza da tre nerborute guardie del corpo.

Accadde ora che si trovassero a passare, abbasci’bbanchine appunto, nel momento in cui il nostro durante i suoi giri di perlustrazione, aveva visto ‘nu purp a fondo, e correva verso casa sua, sempre lì sulle banchine, per prendere u’ lanzature.

Quindi la scena è la seguente: in una direzione vengono in reali di Belgio; nell’altra di corsa, agitato e brandendo la fiocina, il nostro amico: U’ purp..! u’ purp’..!

Accade tutto in pochi secondi: le guardie del corpo intervengono decise; uno disarma l’invasato e gli altri due lo prendono e lo sollevano da terra, puntandogli un pistolone. Agitazione sulle banchine… Intervengono altre persone che si mettono di mezzo e chiariscono l’equivoco… Il presunto attentatore dopo un po’ viene lasciato libero, ma è ancora frastornato: Nu… Nunn’u’ voglie chiù u’ pu… purp..!