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Passioni botaniche ponzesi. (5). Le piante dei santi

di Sandro Russo.

Continuiamo ad inseguire le fioriture, sul calendario e in giro per l’isola, e individuiamo la consuetudine tutta ponzese – molto pratica in realtà – di denominare le piante attraverso le ricorrenze dei santi: per il periodo della loro fioritura.

Parleremo in questa sezione delle piante fiorite in questi giorni, precisamente:

– delle rose di S. Rita (S. Rita è il 22 Maggio);

– dei gigli di S. Antonio (S. Antonio il 13 Giugno);

– dei garofani di S. Silverio (ricorrenza il 20 Giugno);

Nominiamo anche i gigli di S. Candida – che si festeggia il 20 Settembre – per i quali bisognerà aspettare la fine dell’estate (o l’inizio dell’autunno).

[1]

I’ rros’ ’i santa Rita.

Denominate ‘rose rampicanti’ queste roselline, più diffuse di color rosa, ma esistenti anche in una tonalità più decisamente sul rosso, non sono vere rampicanti: nessuna rosa lo è! Per definizione rampicanti sono le piante dotate di mezzi propri per ancoraggio ai vari supporti, siano esse ventose come la vite americana, o radichette come l’edera e la bignonia, o tendenza avvolgente come le clematidi, la stessa vite, e i kiwi

[2]

Niente del genere hanno le rose che, anche se vigorose e compatte, come la nostra rosellina, inesorabilmente tenderanno a ricadere, se non adeguatamente sostenute. Non si tengono da sole neanche le rose Banksiae, che pure formano monumentali colonne fiorite, di bianco o di crema. Ma si distinguono dalle roselline di S. Rita per essere più delicate e praticamente senza spine, mentre le nostre ne sono ben fornite! Pure troppo!

Comunque  è un piacere ritrovarle, ogni anno…

[3]

I’ ggigl’ ’i sant’Antonio

Il Lilium candidum – Famiglia Liliaceae – è intensamente profumato di un profumo tanto gradevole da essere assimilato all’”odore della santità”, non si sa per quale corto-circuito della memoria. Certo lo tiene in mano S. Antonio in tutte le immaginette sacre e lo portano in mano, con il suo lungo stelo, i ragazzini e le ragazzine alla prima Comunione. Il profumo lo hanno ricordato le pastorelle di Lourdes all’apparizione della Madonna e altri testimoni di fenomeni portentosi. Noi ricordiamo il suo bianco purissimo e gli stami ricoperti di polline giallo. Chi non ci ha mai infilato il naso dentro per fare il pagliaccio da bambino?

[4]

 

U’ garofan’ ’i san Silverio

[5]

E’ per antonomasia ‘il fiore di S. Silverio’. Tutti i balconi e gli orti di Ponza ne sono adornati, già dagli inizi di giugno e per tutto il mese. In altri tempi l’addobbo floreale per la Festa di S. Silverio era autoctono; i fiori erano portati in quantità in Chiesa dai fedeli, per addobbare la teca e la barca del Santo per la processione. Dalla Festa si torna con un garofano rosso all’occhiello. Luisa Guarino ha già scritto su ponzaracconta dei garofani rossi di S. Silverio (leggi qui) [6]

[7]

 

U’ gigl’ i’ Santa Candida

Non è un giglio in realtà, ma Amaryllis belladonna (Famiglia Amarillidaceae)

Ne riparleremo a settembre…

[8]

 

Gli altri articoli sulle ‘Passioni botaniche ponzesi’ si possono leggere al link seguenti:

4. I carciofi [9]

3. Le ginestre [10]

2. Le fave [11]

1. Le fresie [12]

 

Sandro Russo

[Passioni botaniche ponzesi. (5). Continua]

P.S.

Questa rubrica è aperta a ricordi personali, commenti e richieste  di approfondimento (nei limiti di quel che è possibile all’autore)