- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

Spiagge aperte e spiagge chiuse

di Martina Carannante
[1]

.

Se i ponzesi ed i villeggianti, ormai da anni, hanno perso le speranze di poter far un bagno nella splendida Chiaia di Luna, adesso possono provare a gioire per la possibilità di una balneazione sicura alla spiaggia di Giancos.

In periodo vigorelliano, con l’apertura del bando per la gestione delle spiagge libere mediante il rilascio di un’autorizzazione temporanea a soggetti privati o cooperative, aveva lasciato un bello spiraglio per la fruibilità delle due spiagge, seppure in ambito portuale, ma esterne alla zona P.A.I.: la piccola spiaggetta di Giancos era stata attrezzata e risistemata dal buon Giacomino per accogliere numerosi villeggianti e ponzesi, forte dall’esperienza del lavoro svolto a Chiaia di Luna per anni ed anni; la seconda spiaggia di Giancos, la grande, con l’occupazione dei due pontili, era fruibile e libera solo  per la parte centrale.

[2]

[3]

Per chi ha poco tempo per un bagno o vuole godere del mare isolano fino all’ultimo secondo della vacanza, sono queste due mete ad essere fortemente privilegiate.

Quest’estate, con la decadenza della concessione del pontile di Enros e finalmente la bonifica dell’area dai serbatoi della centrale elettrica, la grande spiaggia di Giancos è quasi tornata all’antico splendore.
Fin da metà maggio, la spiaggia, è tornata ad animarsi; i ragazzi di Attivamente Ponza, con una giornata ecologica, l’hanno ripulita e  con il via a tutte le attività è stato possibile anche attrezzarla. Forte l’ affluenza, ma sempre nel rispetto delle regole dettate dal distanziamento sociale, e visto ciò, qualche isolano si è chiesto perché l’amministrazione non avesse attuato nulla in merito al decoro urbano della zona (sistemazione e biancheggiatura del muretto in prossimità del tunnel e degli accessi, regolamento per il parcheggio caotico di automobili e pulizia generale ed approfondita della spiaggia stessa) appena liberata e quindi doverosa più delle altre di essere rivalorizzata.

Quando ormai tutti avevano dimenticato l’argomento, l’ex sindaco Vigorelli lo ha riportato all’attenzione con un articolo su internet in cui fa la cronistoria degli eventi e sottolinea la spaccatura della maggioranza consiliare sul da farsi.
Pare, da quanto riportato dall’ex sindaco, che il proprietario del pontile Enros non si sia arreso alla sconfitta in Consiglio di Stato che ha ribaltato ogni sentenza precedente, e riprovi, con l’aiuto di qualcuno in amministrazione a rientrare in gioco con strani stratagemmi. Quelle dell’ex sindaco sono vere e proprie accuse verso funzionari e primo cittadino, mentre vengono sottolineate positivamente le proposte di Marcone, consigliere con delega al Demanio.

[4]

Rimasta abbastanza in disparte fino a questo momento, anche in attesa di ulteriori positivi sviluppi – e forse come me tantissime altre persone – dopo un lungo pensamento mi sono sentita in dovere di riprendere l’argomento ed appoggiare, oltre che sottolineare ulteriormente, le parole del consigliere Carlo Marcone che avanza al Sindaco e al geom. Accetta delle proposte concrete, assolutamente realizzabili:

– Creare a Giancos, dall’uscita del primo tunnel verso Santa Maria (in pratica dove erano presenti i serbatoi della vecchia centrale elettrica) e fino al confine con la recente piazza ivi realizzata, una pavimentazione di circa 1.000 metri quadrati, attrezzata e alberata, per creare un’area di riposo, di relax, di svago e di ristoro;

– Creare un’area balneabile nel mare di Giancos, superando così il divieto di balneazione che di regola esiste nelle aree portuali, già fatto a Ventotene, dove una parte dell’area portuale è balneabile, creando così un precedente prezioso da attuare anche a Ponza.

Carlo Marcone fa delle proposte concrete a terra così come a mare, addirittura chiedendo al Circomare Ponza dei pareri al fine di ottenere un’area balneabile di quasi 3.000 metri quadrati di specchio acqueo della spiaggia di Giancos, rendendola così fruibile a tutti.

Nell’attesa che queste idee diventino concrete – e perché no? -, e che l’area di Giancos sia un punto di interesse da aggiungere sulle varie mappe isolane, godiamo del poco che al momento abbiamo e ricordiamo tramite foto d’archivio, Giancos com’è stata fino a pochi anni fa e com’era una volta.

[5]

[6]

[7]

[8]

[9]

[10]