- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

Le “Sentinelle del mare ” di Ponza

Riceviamo da “La Casa dei ponzesi” e pubblichiamo 
[1]

A Ponza sono già operative le “Sentinelle del mare”. Così vengono definiti coloro chiamati a garantire un supporto a cittadini e turisti per evitare assembramenti e rispettare le norme anti contagio sull’isola. Un’iniziativa del Comune, sfruttando i fondi della Regione Lazio che anticipa, e modifica, l’idea degli “assistenti civici” del ministro Boccia, che sembra sempre più accantonata dopo aver ricevuto una bocciatura sia dall’opposizione che da gran parte della maggioranza.

Il progetto è stato realizzato dalla “Casa dei ponzesi”.

La differenza sostanziale tra un “assistente civico” e queste “sentinelle del mare”, che al momento sono quattro ma presto diventeranno sei, è lo stipendio. Non saranno quindi volontari ma, come spiega a Leggo (notiziario on line, ndr) il delegato al Turismo dell’isola Luigi Pellegrini, saranno pagati attraverso il contributo della Regione. Sono stati selezionati grazie all’Italpol che ha preso in carico l’iniziativa.
«Non potevamo chiedere ai nostri cittadini di lavorare gratis sotto al sole per tutta l’estate – spiega Pellegrini -: in questo momento di difficoltà è giusto proporre lavoro e, allo stesso tempo, aiutare i turisti ad essere informati e guidati sulle regole da rispettare. Avevamo a disposizione questi fondi dalla Regione Lazio e dopo un’attenta analisi su Mepa (il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, ndr) abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa. Rimandare indietro dei fondi ci sembrava uno spreco».
.

Gli operatori hanno una loro divisa: pantaloni blu e camicia azzurra. Sono identificabili grazie a un tesserino che riporta il loro nome e la foto, girano nell’isola con una cartellina in mano. Non hanno potere di fare multe e non sono delle guardie giurate. In caso di problemi o disordini si affideranno alle forze dell’ordine avvisandole.

La loro unica “arma” sarà il termoscanner per misurare la temperature di chi sbarcherà specie nei punti di attracco dei tender. «Devono informare circa le distanze da rispettare per evitare il contagio, danno consigli e informazioni per evitare assembramenti – conclude Pellegrini -: sono presenti su tutto il tratto, nelle cale, all’arrivo delle navi e nei due punti di attracco dei tender».