Attualità

L’evoluzione della democrazia nella vita amministrativa di Ponza

di Francesco De Luca

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Queste considerazioni sono state  suscitate dall’atmosfera greve che circonda il dialogo politico nella nostra isola. Influenzata sicuramente dalla ininterrotta, accesa polemica che pervade il dibattito politico a livello nazionale, ma io voglio restringere il campo alla nostra realtà isolana.

Ordunque sono convinto che il sito Ponza-racconta abbia il merito di aver dato ai Ponzesi uno strumento culturale di assoluta democrazia. Uno strumento inesistente prima. Anzi non ho difficoltà ad asserire che prima della comparsa di Ponzaracconta la vita democratica in Ponza sia stata imperfetta. Non inesistente, ma imperfetta.

Ora, è facile obiettare a questa mia affermazione che, ad una analisi seria, si potrebbero trovare ‘imperfezioni’ anche nell’attuale situazione sociale. La qual cosa ritengo sia vera giacché il metodo democratico è sempre perfettibile, mai perfetto. Non lo era nella democrazia assembleare dell’antica Atene, non lo è nella democrazia maggioritaria (Stati Uniti), né in quella commista alla monarchia (Gran Bretagna), né in quella con presidente con poteri speciali (Russia, Ungheria, Turchia), e nemmeno nella democrazia con un partito egemone (Cina , né in quella rappresentativa (Italia. Germania, Francia, Spagna).

La democrazia è sostanziata da tanti fattori che operano in equilibrio fragile. Fattori operanti nella società civile, nel mondo del lavoro, nel parlamento, nella Magistratura, nel Governo, nei mezzi di comunicazione. Raggiunge la sua perfezione negli equilibri fra i vari comparti di uno Stato costituitosi come democratico. Ma i comparti variano di importanza con le dinamiche economiche, con quelle politiche e financo con quelle epidemiologiche. Per cui c’è sempre da adeguarsi, da affinarsi, da ri-equilibrarsi.

A Ponza non v’è dubbio che nell’era Sandolo vigeva il gioco democratico ma con qualche difetto. La libera manifestazione dell’opinione politica era impacciata da condizionamenti vari. E nelle successive scelte amministrative i condizionamenti si sono riproposti, di natura diversa, ma con influenza certa. Come lo sono sempre stati e sempre lo saranno.
E allora?
Ieri è come oggi e l’oggi come il domani? No. La sciagura dei condizionamenti ha nella conoscenza il suo più terribile nemico e nell’ignoranza il suo alleato più fedele. Orbene, dall’era Sandolo ad oggi la conoscenza fra i Ponzesi è cresciuta e con essa la sensibilità politica. Il sito Ponzaracconta, nella funzione educativa ha un evidente merito, e sono convinto che nella vittoria della lista Vigorelli il Sito abbia rappresentato un fattore decisivo di scelta. Nelle elezioni amministrative precedenti (periodo anni ’70 – 2000) il consenso correva dietro ai favori avuti e da avere, dietro alle congiunzioni familiari, alle vicinanze di contrada, culminando, tutto questo inciucio buzzurro e cialtrone, con l’intrusione della forza della magistratura nelle stanze del Comune.

Ponzaracconta ha ospitato ed ospita opinioni, scontri, adesioni, iniziando a formare una ‘opinione pubblica’ che prima aveva sedi privilegiate nella ‘parracina di Calacaparra’, nelle sagrestie, nei bar. Sedi rispettabili ma prive di dibattito critico.
Oggi il dibattito critico è possibile.
Se nel farlo si toccano toni grevi ciò avviene perché i partecipanti scelgono quelle tonalità non perché Ponzaracconta, che è soltanto un tramite, vi abbia messo del suo.
Più conoscenza e più democrazia: un percorso evolutivo in divenire.

 

Nota – L’immagine di copertina, scelta dalla Redazione, è “La Scuola di Atene”, un affresco di Raffaele Sanzio, databile 1509-1511, situato nella Stanza della Segnatura presso i Musei Vaticani

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