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Il Coronavirus a Ponza, iniziative a tutela della popolazione

di Luigi Pellegrini

 

La condizione attuale riguardo l’influenza da coronavirus a Ponza è motivo di preoccupazione ed ansia; non mancano personaggi che in cerca di visibilità postano notizie prive di fondamento, formulano richieste da inviare alla Regione Lazio.

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L’amara verità è che non abbiamo certezze su come debba venire arginata la criticità coronavirus.
In concreto a Ponza sono arrivati i presidi (mascherine, tute e quant’altro necessario) a tutela dell’incolumità del personale sanitario. Grazie al dottor Gennaro Di Fazio.

Ma non si può abbassare la guardia: da quando mi sto interessando al fenomeno coronavirus noto che c’è molta confusione, mescolanza di informazioni, disordine.
Personalmente mi sono fatto questa idea:
sappiamo che sul territorio ci sono disponibile 6 elicotteri del 118 predisposti ed attrezzati per il trasporto di persone infette.
Questo servizio è pienamente efficiente e può, alla bisogna, essere affiancato dai mezzi militari.

Ciò ci mette nella condizione di trasportare nei centri specializzati quanti dovessero accusare i sintomi dell’infezione.
Siamo in fase di preallarme.

Se qualcuno accusa febbre alta, forte mal di testa o tosse secca del tipo stizzosa riconducibile alla polmonite, deve necessariamente contattare il medico di famiglia oppure il 1500 oppure il 118.

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L’operatore sanitario che risponde sottoporrà il paziente ad una serie di domande per verificarne lo stato di salute e se questi segni saranno riconducibili alla malattia, egli sarà invitato a rimanere in casa dove sarà raggiunto e trasportato all’eliporto di Ponza.

Domanda: con quale mezzo? La soluzione potrebbe essere l’ambulanzetta, ma bisogna trovare il personale per fare il servizio.
Se è possibile metto a disposizione la mia persona e con l’aiuto del dottor Di Fazio il materiale – tuta e mascherina – per la protezione personale. Ma una sola persona non basta.
Una volta giunti all’eliporto il paziente verrà prelevato e trasportato all’ospedale Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti.

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Sono in contatto con i centri in cui si effettua il monitoraggio costante della situazione, in tempo reale.
E dove si prendono le decisioni che riguardano tutti noi.

Ad oggi non esiste l’ipotesi di bloccare persone che vogliono venire a Ponza, anche se arrivano da aree marginalmente coinvolte.
Queste decisioni vengono prese a livello centrale e solo il Governo può decidere di bloccare il movimento delle persone entro i confini nazionali.
Al momento nessuna decisione è stata presa.

P.S. Rimaniamo in attesa della sanificazione delle navi e dei mezzi pubblici ponzesi, secondo le indicazioni della Regione Lazio.