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Tu si’ craunella…

di Francesco De Luca
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Tu si’ craunella – e ie songo ianco ’i muro – Signe, nun ave’ paura. Traduco: tu sei carbone – e io muro bianco – Segna, non avere paura.
Saggezza da interpretare questa che ci viene dai nostri padri. E già… perché il detto offre più letture e dunque diverse sono le conclusioni cui si può arrivare.
Sono righe scritte dalla riflessione sulle vicende della vita. Riflessione attenta alle persone e alle circostanze. Propongo la mia versione… una delle tante.

Chi è craunella? È colui che non sa trattenersi dall’esternare il suo parere. Oppure chi è corroso dentro da una incompiutezza psichica, caratteriale, comportamentale. O chi vuole assolvere ad un impegno di conoscenza. Oppure chi ci tiene ad indottrinare.
È carbone chi critica, parla, si oppone, si dimena, disquisisce.
E c’è chi è muro ianco perché assorbe il rimprovero, contestualizza le critiche, è attento alle motivazioni dei pareri. Ha salde le sue ragioni e se le conserva. Non s’adonta, non ribadisce. Si dispiace senza rancore.
E l’altro s’accanisce… rassicurato dalla bonomìa del compagno, insolentisce. Lo può fare perché non subisce ritorsioni, non contro-risposte al veleno.
Sicché appare vincente chi attacca, chi morde, chi rosica. È lui che tiene il tono alto, mentre l’altro appare soccombente.
E già… ‘appare’… come sui social … la ragione appare sempre dalla parte di chi digrigna i denti. Più forte nel mostrarsi e più debole nella sostanza perché gli manca la forza della comprensione, del ragionamento. Tanto è vero che la paura lo attanaglia e chi lo rassicura? E’ proprio l’altro, forte e sicuro del suo ragionare.
In questi tempi di forzato riposo rivolgo ai compaesani un invito: divertirsi a distinguere fra i vicini, parenti, amici… chi è craunella da chi è muro ianco.

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