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Allungare la stagione estiva? Ma quando mai!

di Umberto Prudente

 

Oggi 29 settembre, come Mogol-Battisti, ore 07.31, via Panoramica, sole nascente, da una curva zona Guarini, nella baia del porto conto 43 natanti e una decina li intravedo a Frontone.

Vedo che c’è in servizio un solo pontile.

[1]

E i ponzesi rompono gli zebedei quando si lamentano per allungare la stagione estiva.
E sono pochi quelli, nel loro piccolo, che adottano misure tali da allungare il periodo estivo.

Ognuno è libero di esercitare la propria attività come meglio crede, ma noi tutti, come isola ad economia prettamente turistica, dove andiamo se non diamo i minimi servizi ai turisti, quando oggi molti negozi, panetterie ed altre attività erano chiusi?
E per non parlare delle linee di navigazione.
Da domani sprofondiamo, si arriva a Ponza alle 11.45 e si riparte alle 14.30.

Ma dove vuoi andare se alcuni concittadini si sono lamentati perché l’unità veloce della Laziomar non ha attraccato al solito, ma ha lasciato la banchina per permettere l’approdo agli scafi dei turisti.

Questi concittadini sono gli stessi che non assumono nessuna posizione quando l’unità veloce la sera non pernotta a Ponza e fa ritorno a Formia perchè la risacca dei venti dai quadranti orientali dà fastidio all’attracco in banchina.
Nessuno di questi fa reclamo verso l’Amministrazione e sottoscrive un esposto alle autorità di polizia affinché si accerti se questo comportamento non configuri il compimento di reati.
E sempre questi non manifestano contro l’Amministrazione affinché essa faccia pressione per ottenere mezzi idonei alla navigazione e alla sosta nel porto di Ponza.

Mi si potrebbe dire che l’Amministrazione non esiste, e allora… “buonanotte ai suonatori”!
Siamo proprio alla frutta!