Ambiente e Natura

Amo l’estate (2)

di Francesco De Luca

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Dov’è la ragazza che con le amiche si tuffava nel calmo della Caletta con addosso gli occhi interessati dei coetanei? Il costume le dava l’agio di atteggiarsi, ed ancor di più i capelli, che non si dovevano bagnare… ne so l’acconciatura veniva meno. Ma poi bastava la vicinanza di Tommaso che la forzava delicatamente ad una ‘calata’, e tutto si dissolveva in un sorriso di piacere.

Dov’ è quella ragazza? Oggi va in spiaggia con le amiche di allora. Quelle rimaste. Quelle con cui in estate rinnova le chiacchiere. A parole toccano e ritoccano tutto, eccetto le proprie famiglie. Quelle rimangono escluse dai pettegolezzi perché è già duro soffrirne gli attacchi. Del tempo, delle vicende, dei dissapori.

Vanno a Frontone. Sono ridotte a condividere un piccolo lembo di spiaggia… loro che in gioventù in quelle acque facevano echeggiare le falesie di gridi di gioia, di risate. Nessuna barca, qualche famigliola in villeggiatura e i giovani che con la scusa di passarsi il pallone le corteggiavano nei finti abbracci. E negli accenni di sgambetti facevano passare precisi messaggi d’ amore.

Spruzzi, schizzi, calate, rincorse, nuotate. Amori d’estate.

 

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