Ambiente e Natura

La Posta dei Lettori. Una strana richiesta

a cura della Redazione

Riceviamo questo messaggio da Annarita N. sulla posta del sito:
Buona sera ho letto l’articolo Tornano i gigli di Santa Candida (<– leggi qui – NdR) di Sandro Russo. Vorrei mettermi in contatto con lui e acquistare Haemanthus coccineus”.

Risponde l’autore dell’articolo.
Ho sempre sostenuto che il sito – Ponzaracconta in particolare – è un formidabile moltiplicatore di contatti e di occasioni. Si sa da dove si parte e non si sa dove si arriva! Uno pensa di cambiare vita, lascia la medicina e si mette a fare il giornalista; invece il destino gli propone di mettere su un vivaio e cominciare a vendere bulbi.
Seriamente, rispondo alla gentile signora che ha scritto.
I miei bulbi non sono in vendita; ma ho visto che si trovano in vivai specializzati per acquisto on-line e su e-bay (abbastanza costosi). Però rimango fedele al costume ponzese dello “scambio”: M’u daie ’nu schiuòpp’? (come racconto in un’altra storia di piante: leggi qui).

Haemanthus coccineus è stata davvero una bella sorpresa; ho recuperato qualche bulbo dalla proprietaria di un giardino ponzese che cercava di limitarne la crescita a picconate e non sapevo neanche cosa fosse né che fioritura aspettarmi. È andata proprio come racconto nell’articolo; quindi vedere il fiore la prima volta è stata una meraviglia.

Un’unica avvertenza – come risponderò privatamente alla signora che ha fatto la richiesta -, è che i bulbi vanno lasciati in pace nella stagione in cui preparano la fioritura (circa metà settembre), e anche i vivai che li vendono accettano ordini dai primi di febbraio fino alla fine di maggio, non oltre.

Una nota aggiuntiva a questa richiesta. Qualche tempo fa, ‘fomentato’ dalla bellezza della fioritura del mio Haemanthus coccineus, avevo guardato per altre varietà della stessa specie e mi ero imbattuto in Haemanthus albiflos, come dice il nome, dai bei fiori bianchi. Poi non avevo dato seguito alla ricerca. Chissà se dal contatto con la signora Annarita non riprenda in considerazione la possibilità?

1 Comment

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  1. Luisa Guarino

    16 Luglio 2019 at 15:29

    Quando ancora non sapevo neanche come si chiamasse, ho potuto ammirare qualche anno fa l’Haemanthus coccineus in Kenya, un Paese che è un autentico tripudio di piante e fiori. Spuntava nei viali del compound di Eldoret (circa 1500 km da Nairobi) dove abitavo, con il suo gambo dritto: più che un fiore sembrava quasi un fungo, perché nasceva all’improvviso e non aveva foglie, contrariamente alle immagini che ci mostra Sandro. Il terreno era di laterite e sabbia: l’Haemanthus spiccava tra tutti gli altri arbusti e fiori, e sembrava un fuoco d’artificio in pieno giorno. L’ho ritrovato dal fioraio, sempre splendido e un po’ costoso, ma c’è da capirlo: ogni bouquet con la sua presenza diventa strepitoso. Sarà che amo i colori del sole, ma mi piace di meno la variante bianca, che tanto assomiglia al fiore del cappero.

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