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Da “fondisti” per andare lontano

di Enzo Di Fazio [1]

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Un traguardo può essere tante cose.
Per me ha un senso se appena toccato se ne fissa un altro.
Come fanno gli atleti o chi ama operare per obiettivi o arricchirsi di cultura. Raggiungere un traguardo è arrivare ad un punto e spostare più avanti l’asticella per raggiungerne un altro.

Ho avuto sempre la passione di camminare. Sarà perché sono stato abituato da piccolo a salire e scendere dagli Scotti anche 4-5 volte al giorno o fare spesso la strada che mi portava al faro della Guardia quando era ancora presidiato dai fanalisti e vi prestava servizio mio padre.
Oggi mi diletto a cercare di fare ogni giorno 10.000 passi in un lasso di tempo di 1 ora e 15 minuti. Dicono che fa bene al corpo e alla mente. Per arrivare a questo traguardo nei tempi fissati ci ho messo un po’. L’organismo si deve abituare, prima con 7.000, poi 8.000, poi 9 e via di seguito. Vai avanti, ti stanchi ma poi continui perché ci credi.
Come noi di Ponzaracconta con gli articoli che ogni giorno pubblichiamo.

Otto anni fa circa, quando siamo nati, penso nessuno di noi avrebbe scommesso su tanta longevità.
Oggi con il sito abbiamo toccato l’ambizioso traguardo dei 10.000 articoli e non siamo stanchi di continuare, un po’ affaticati sì ma non stanchi per smettere perché per la testa ci frullano altre idee ed altri progetti.

Abbiamo cominciato rievocando il passato dell’isola attraverso i ricordi; oggi continuiamo a farlo attraverso le ricerche dell’Associazione e del Centro Studi. In maniera più approfondita e, per quanto possibile, rigorosa cercando di coinvolgere sempre più la comunità e, soprattutto, sempre più i giovani.

Aumentano i collaboratori; pubblichiamo spesso firme importanti che trattano temi che interessano tutti per la loro capacità di scuotere le coscienze e renderci più consapevoli delle difficoltà del nostro tempo.
Non è una deviazione del sito, della sua missione; è piuttosto un’esigenza dettata dal momento che viviamo, caratterizzato da continui strappi, erezione di muri, respingimenti che, in alcuni casi, vanno perfino contro i diritti fondamentali della persona.

Al di là del racconto dell’isola sentiamo il dovere di dare un senso al linguaggio nel momento in cui una parte della politica ha sdoganato comportamenti e parole che alimentano la violenza verbale e la semplificazione della narrazione a discapito dell’autorevolezza della spiegazione.
Da questa esigenza nasce la scelta recente di pubblicare, nella rubrica “Scritti di politica ed umanità”, articoli di giornali di un certo spessore su temi scottanti come l’immigrazione, l’accoglienza, l’ambiente, i cambiamenti climatici, l’etica, la politica inefficiente, i comportamenti atipici della società.
Così come gli esempi virtuosi, attraverso la pubblicazione in rassegna stampa, di alcune scelte amministrative di altri comuni, nella speranza che possano stimolare i nostri amministratori a fare di più e meglio.
In questo ci crediamo, anche se il numero dei lettori su certi argomenti è ancora basso.

Con una piccola punta di orgoglio ci accorgiamo di essere sempre più spesso punto di riferimento per ricerche di chi vuole sapere di notizie di confinati, di libri di cui abbiamo parlato, di luoghi che abbiamo descritto.
‘Addirittura’ c’è chi ci chiede consigli su cosa visitare, dove andare, dove mangiare…
Per non dire delle varie tesi di laurea per cui ci chiedono una collaborazione che siamo sempre ben felici di dare.

Il sito è lì, una porta aperta a tutti, un terreno che può ancora produrre tanto… basta seminarvi.

Diecimila articoli sono tanti. Ma siamo dei “fondisti” per dirla nella maniera sportiva. Dopo i 10.000 siepi a cosa dobbiamo mirare? Io punterei in alto e lontano. Alla mezza maratona… Sì, dopo il giro di boa dei 10.000, dobbiamo puntare ai 20.000.
Ce la faremo? Se troviamo chi raccoglie il testimone certamente sì. Aperti al rinnovamento e al cambiamento lo siamo, ma sempre nel rispetto dei valori che ci identificano.