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Festeggiare i diecimila

di Rosanna Conte
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Forse ci vorrebbe lo spumante del Fieno o d’a Chiana u ‘ncienso a sottolineare il fausto evento, visto che per Ponza, o meglio per i ponzesi, resistere in un impegno collettivo che privilegia l’isola per così lungo tempo è effettivamente un fatto abnorme.

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A voler trovare qualcosa di simile c’è solo la Cooperativa dei barcaioli che svolge onestamente il suo lavoro in maniera cooperativa. Lunga vita anche ai suoi componenti!

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Il mio legame con Ponzaracconta, risale ai suoi primi passi quando per l’entusiasmo e la gioia di simile parto, inviai una mia orribile poesia inaugurale. Ne leggevo gli articoli e ne sentii la mancanza nel periodo intermedio di passaggio alla nuova redazione in cui entrai anch’io. Era il gennaio del 2013 e da quel momento è iniziata la mia relazione con Ponza racconta, e parlo di relazione perché è stato un dare-avere in tutti questi anni con i compagni della redazione, come con i lettori. Non so, quanto sia riuscita a dare, ma molto ho ricevuto.

E’ stato un impegno faticoso, ma sempre piacevole, attraverso il quale ho vissuto anche il cambiamento dei nostri assidui frequentatori rimasti prevalentemente ponzesi, ma con un  graduale incremento di voci appartenenti ad altri contesti, che hanno arricchito l’informazione e il dialogo sul nostro sito.

Il vero cambiamento, tuttavia, è stato determinato dal dilagare di Facebook.

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Un numero sempre maggiore di nostri lettori in questi anni è approdato alla connessione continua con la sua piazza virtuale e può in ogni momento ricevere e dare informazioni, esprimere giudizi, affermare la propria opinione. Ormai, oggi, non c’è ponzese, giovane o vecchio, donna o uomo, in grado di usare internet che sia rimasto immune dal suo fascino e non abbia una sua piazzetta virtuale da frequentare. Ci si è, così, abituati ad una comunicazione diversa in cui si dà spazio, e spesso anche credito, a chi chi urla e parla per slogan, a chi non articola ragionamenti, ma scrive frasi ad effetto che invece della mente coinvolgono la pancia.

Se vogliamo festeggiare i diecimila, allora dobbiamo sottolineare che Ponzaracconta è rimasto il luogo dove è possibile il confronto articolato e motivato, dove c’è spazio per ampie discussioni, dove, senza urlare, si può dire quello che si pensa.

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Ponzaracconta è un modo di essere opposto alle caratteristiche di fondo che ha assunto la comunicazione sui social ed anche al comportamento prevalente nella società odierna dove si è indotti a pensare che abbia ragione chi urla più forte e che si possa denigrare qualcuno con l’ingiuria. E, proprio per questo, resta testimone di civiltà, oltre che di buongusto.

Ecco il vero motivo di fondo per festeggiare i diecimila articoli: tutti e diecimila offrono uno spaccato della resistenza all’insulto facile, allo sbeffeggio presuntuoso, alla muscolatura del forte che oggi va tanto di moda.

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